Lamberto Lombrici scrive alla madre di Guido Bettoni: “Sono pentito”

“So che non si può tornare indietro. Sono pentito e pieno di rimorsi: la colpa è mia. Chiedo perdono per quello che ho fatto”. Inizia così la lettera di scuse, indirizzata alla madre del giovane che lui stesso ha ucciso. Un testo scritto di proprio pugno da Lamberto Lombrici, il 43enne che la scorsa estate, pochi giorni dopo aver seppellito il cadavere, aveva confessato agli inquirenti di essere il responsabile dell’omicidio di Guido Bettoni. Mercoledì mattina presso il Tribunale di Brescia ha preso il via il processo.In aula sono state ascoltate le dichiarazioni di accusa e difesa, le perizie mediche sul corpo di Bettoni ma anche su quello di Lombrici, che avrebbe riportato ferite ed escoriazioni compatibili con una lite. Lombrici avrebbe cercato in qualche modo di difendersi, questa la tesi della difesa. Con questa versione, sarebbe stato Bettoni a “inforcare” per primo il coltello, e sarebbe stato sempre lui a colpire per primo. Lombrici avrebbe incassato un paio di colpi, per poi disarmarlo e reagire, colpendolo fino ad ucciderlo. All’origine della lite una questione di soldi: “Abbiamo litigato per 300 euro”, avrebbe detto Lombrici. Soldi che facevano parte del “giro” di droga che i due insieme, in qualche modo, gestivano.