Picchiata, minacciata e sequestrata: incubo finito per una donna marocchina

Picchiata e minacciata di morte davanti ai figli piccoli e segregata in casa per ore. È l’incubo vissuto mercoledì da una giovane donna residente nella bassa bresciana. Una spirale di violenza perpetrata da molti anni interrotta grazie al coraggio della vittima di denunciare il marito e al tempestivo arrivo dei Carabinieri. L’ennesimo episodio di violenza sulle donne si è verificato a Chiari, vittima una 25enne di origine marocchina. Violenza alla quale la donna non ha saputo più resistere. Dopo l’ennesima lita e l’ennesima violenza subita la donna, approfittando del marito addormentato, è riuscita a recuperare il cellulare sottrattogli nel diverbio e chiamare i carabinieri. Stando alle prime informazioni trapelate pare che la donna ricevesse da tempo violenze e pestaggi. Una violenza scatenata anche dalla condotta dle marito, spesso ubriaco, a picchiarla e minacciarla di morte davanti ai figli di nove e due anni. Inoltre l’uomo l’aveva rinchiusa in casa impedendole di uscire per accompagnare il figlio più grande a scuola. Sul posto si sono precipitati i Carabinieri di Chiari che hanno arrestato l’uomo, un 37enne marocchino. La donna è invece stata trasportata al Civile di Brescia per le cure del caso. Il 37enne, di professione operaio, è accusato di sequestro di persona, atti persecutori, maltrattamento in famiglia e lesioni personali.