Non è stato uno di quei fine settimana da ricordare quello di Alessio Lorandi a Silverstone. Per lui tante recriminazioni e nessun traguardo.

Quello di Silverstone si è dimostrato essere un terreno poco fertile per le speranze di successo e di grandi traguardi di Alessio Lorandi in GP3. Il pilota salodiano è tornato dall’Inghilterra con una valigia piena di recriminazioni, per quello che poteva essere ed invece non è stato.

Uno dei migliori prospetti della scuola motoristica bresciana, è stato protagonista del quarto appuntamento del mondiale della serie creata dalla Federazione Internazionale dell’Automobile, per cercare i campioni del futuro da lanciare nel mondo della Formula 1.

Il pilota del team italiano Trident non è riuscito però a mettere in pista tutto il proprio potenziale. Messo in luce invece nel precedente gran premio d’Austria. Nel quale, aveva colto un terzo ed un quarto posto. Conseguito il settimo tempo in qualifica nella giornata di sabato mattina. Al termine di una sessione nella quale è mancato l’acuto decisivo per mettere la propria monoposto tra le prime file della griglia. Allo spegnimento del semaforo di gara-1 la sua monoposto si spegneva, con il prodotto di casa Baby Race costretto a mettere in moto manualmente. Ma nel frattempo sorpassato da tutti. Ripartito dal fondo griglia dopo l’ingresso della safatey car, Alessio Lorandi concludeva gara-1 cogliendo il decimo posto.

Meglio è andata in gara-2. Quando il portacolori della Trident non aveva problemi al via, ma era costretto a battagliare nelle retrovie complice un uscita di pista per un problema alla gomma anteriore destra. Il rammarico per il driver salodiano è stato comunque palpabile: “E’ stato un fine settimana frustrante – ha confermato lo stesso Alessio Lorandi-. Sapevamo di disporre di un potenziale enorme che purtroppo non abbiamo potuto dimostrare. Una serie di piccoli eventi ed inconvenienti tra qualifica e le due manche di gare ci hanno fatto perdere tempo e terreno utile per conquistare punti mondiali. L’unica cosa che ci resta da fare è voltare pagina e pensare al prossimo appuntamento in Ungheria”.

Un doppio zero a far rimanere il driver bresciano al settimo posto della graduatoria del mondiale GP3, con 42 punti con le zone alte della classifica un po’ più lontane.