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Al Mics un Primo Maggio per riflettere sulle migrazioni

Un modo particolare per celebrare il Primo Maggio con uno spettacolo di monologhi che crea un parallelismo fra l’emigrazione dal nord al sud Italian negli anni 70 e l’immigrazione di oggi dai Paesi poveri. Sul palco dello spazio Mics di via Milano a Brescia c’erano Biagio Vinella, attore e scrittore dello spettacolo “La cravatta blu”, e il cantautore Evasio Muraro.

Una riflessione intensa su migrazione, lavoro e trasformazioni sociali come l’integrazione. Una celebrazione della Festa dei Lavoratori internazionale, con le tante comunità che convivono a Brescia.

“Tutti siamo ormai migranti, tutti ormai cerchiamo un mondo che forse non esiste” ci ha raccontanto Vinella. “10 anni per avere la cittadinanza italiana, poi 5, poi l’esame – gli ha fatto eco Muraro – Io sentendo questi discorsi faccio un salto indietro di 40 anni”.

Al termine dello spettacolo c’è anche stato spazio per un momento di dibattito, confronto e scambio di esperienze. Fra queste c’è stata anche quella di Guga Gezim, che per ben tre volte ha tentato di raggiungere l’Italia dall’Albania con gommoni e pescherecci. Per ben due volte è stato respinto, ma alla fine ce l’ha fatta e da anni è riuscito a integrarsi.

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