3 milioni di euro per i giovani. A tanto ammonta il finanziamento ottenuto dalla Loggia con il bando “DesTEENazione – Desideri in azione” emanato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, cofinanziato dall’Unione Europea, nell’ambito delle politiche di Inclusione e lotta alla povertà. Obiettivo: sostenere una serie di azioni a favore della popolazione giovanile.

Il bando puntava a creare 60 spazi multifunzionali di esperienza su tutto il territorio nazionale, luoghi pensati per valorizzare le risorse individuali e favorire l’espressione delle potenzialità di preadolescenti e adolescenti. A Brescia questo spazio è stato individuato in via Livorno 7, che negli scorsi anni è già stato oggetto di una prima riqualificazione per renderne fruibili gli spazi, oggi in parte utilizzati da associazioni ed enti che verranno a loro volta coinvolti nella nuova progettazione.

Una scelta non casuale. Chiesanuova risultava infatti un quartiere ancora sprovvisto di un centro aggregativo attorno al quale i ragazzi possano appoggiarsi nei momenti di crescita, di costruzione dell’identità, di rafforzamento delle proprie competenze. Oggi quel luogo è già frequentato da giovani, ma per aprirlo alle esigenze di tutti i ragazzi e le ragazze del quartiere, si concentreranno qui in via prioritaria, ma non esclusiva, le attività previste nel bando.

Queste attività vogliono stimolare la partecipazione attiva di ragazze e ragazzi, promuoverne l’integrazione e l’inclusione sociale, sviluppare le loro competenze affettive e relazionali e prevenire la dispersione scolastica. Un ulteriore focus, coerente con l’impegno di contrasto alla povertà, è dedicato all’inserimento lavorativo, con azioni mirate per accompagnare le e i giovani nel mondo del lavoro. A supporto delle finalità del progetto, sono inoltre previste azioni specifiche rivolte alle famiglie.

Essendo un finanziamento pubblico vi sono stringenti riferimenti temporali. Perciò il nuovo spazio dovrà essere pronto e attivo entro dieci mesi, vale a dire nel febbraio del 2026. Sempre stando al bando, una volta realizzato, il centro dovrà garantire almeno dieci anni di servizio.

Come saranno utilizzati i fondi

  1. Aggregazione e accompagnamento socioeducativo ed educativa di strada, patti educativi e di comunità. All’interno dello spazio comunale di via Livorno saranno organizzate attività finalizzate a comprendere il malessere, le potenzialità e le risorse dei ragazzi alla luce delle domande – anche se non espresse attraverso le parole – che da questi provengono: offrire opportunità positive di sviluppo attraverso un ambiente capace di coinvolgere con attività rispondenti agli interessi dei ragazzi e delle ragazze; offrire occasioni di libera aggregazione, attività di sostegno scolastico e attività laboratoriali, fornendo a ragazze e ragazzi un aiuto concreto nell’affrontare problemi sia nell’ambiente scolastico sia in quello familiare; favorire il protagonismo giovanile, attraverso il progressivo coinvolgimento delle e degli adolescenti nell’ideazione e realizzazione di eventi e proposte rivolte ai loro coetanei, nella logica dell’educazione “peer-to-peer; sviluppare sinergie con il mondo della scuola per garantire continuità educativa nel passaggio dal tempo scuola al tempo libero dei ragazzi; rendere lo spazio un vero e proprio centro civico aperto al servizio della comunità, quindi un polo riqualificato capace di essere un efficace promotore di una rete di servizi e di iniziative rivolte al sostegno dei minori, così da creare una vera e propria comunità educante e attrattiva. Il progetto consente inoltre di sperimentare una forma di équipe multidisciplinare mobile, che si eserciterà in luoghi diversi della città, anche per favorire il contatto tra le e i giovani e le opportunità che la città offre loro attraverso i servizi.
  1. Azioni educative per la prevenzione dell’abbandono scolastico. Il progetto intende migliorare l’efficacia delle attività già esistenti, con opportunità educative, formative e professionalizzanti per supportare almeno 120 adolescenti nella fascia 16-21 a essere soggetti attivi del territorio e accedere al mondo della formazione e del lavoro attraverso figure educative e specialiste dell’area lavoro, capaci di supportare le e i giovani nei percorsi di inclusione. L’assessorato, tramite il settore del Diritto allo Studio, sta lavorando da mesi per la costruzione di un Patto educativo a Chiesanuova, un’alleanza stabile tra soggetti che insistono su un territorio, finalizzata a contenere le povertà educative grazie a un’efficace connessione tra le scuole e la comunità. Punto di forza del progetto sarà la capillare presenza sul territorio cittadino di servizi dedicati alla formazione, all’orientamento e al riorientamento, da valorizzare anche tramite il Servizio per il lavoro e l’inclusione sociale (SIL) interno al settore Servizi Sociali del Comune di Brescia. L’azione nasce anche dalle sollecitazioni del Tavolo di coordinamento dei Centri di formazione professionale (CFP), che segnalano un tasso di abbandono, qualitativamente rilevante, perché chi lascia la formazione professionale difficilmente rientra in altri percorsi formativi. Da qui l’esigenza di sperimentare un’azione di intercetto dei dispersi della formazione, per supportarli nell’inserimento in percorsi formativi personalizzati.
  1. Accompagnamento e supporto alle figure genitoriali. “DesTEENazione Futuro” in via Livorno prevede uno spazio e un tempo di ascolto, in cui professionisti esperti possano accogliere le e i destinatari del servizio, le famiglie e le figure educative che ne avvertissero la necessità, e garantire un supporto specialistico in grado di accompagnare l’esercizio del ruolo genitoriale ed educativo e la crescita evolutiva di ciascuna e ciascuno. Il servizio non assume obiettivi terapeutici e assistenziali, ma si concretizza in forma di supporto e orientamento verso altri servizi della rete territoriale cittadina, compresi i servizi specialistici. I percorsi di sostegno genitoriale mirano a comprendere e migliorare la relazione con le figlie e i figli adolescenti e preadolescenti, gli stili educativi e comunicativi in famiglia per favorirne la crescita. Attraverso tale servizio, il Comune di Brescia intende supportare i genitori nel loro ruolo, promuovere la consapevolezza circa l’importanza di tale compito, nonché accrescere e rafforzare le loro competenze educative.
  1. Accompagnamento psicologico e promozione dell’intelligenza emotiva ragazzi e ragazze. Unitamente alle numerose opportunità del territorio, l’attività di accompagnamento psicologico per i ragazzi e le ragazze si colloca in una dimensione di approccio multidisciplinare, ossia con la capacità operativa di accogliere i diversi bisogni, le differenti richieste (psico-pedagogiche, orientative, relazionali, di difficoltà personale e/o famigliare…), che sono parte del percorso e del processo di crescita e di maturità. Diversi studi hanno analizzato la relazione tra la pandemia da COVID-19 e le relative restrizioni e le ricadute sulla salute e il benessere psicofisico degli adolescenti, che vivono un peggioramento della qualità della vita: sono più isolati, stressati, tristi, stanchi, irritabili, arrabbiati e sono in aumento i disturbi mentali e della condotta. Nella consapevolezza di questa fragilità relazionale che delinea questo scenario, è bene intervenire in ottica preventiva e di promozione della presa in cura di sé: la possibilità di confrontarsi con una équipe socioeducativa di professioniste e professionisti con competenze pedagogiche, psicologiche, orientative rappresenta una preziosa risorsa di supporto e sostegno nell’affrontare questi cambiamenti.
  1. Tirocini di inclusione. L’Ambito Territoriale Sociale Brescia-1 ha da tempo strutturato un Servizio per il lavoro e l’inclusione sociale (denominato “Giusta Occupazione”) rivolto a soggetti con svantaggio e disabilità, in carico ai servizi sociali territoriali, ai servizi dell’area socio sanitaria, ai servizi sociali del Ministero della Giustizia. Nel progetto, il Servizio Giusta Occupazione opera come soggetto deputato all’attivazione di tirocini di inclusione sociale e/o di tirocini extra curriculari. Il Servizio, su istanza dei servizi invianti, avvia una presa in carico dei beneficiari e svolge un percorso di valutazione e orientamento rispetto alle condizioni e aspettative lavorative. Tra gli strumenti di orientamento e sviluppo delle competenze che vengono previsti all’interno del presente progetto vi sono nello specifico i “tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento lavorativo, finalizzati all’inclusione sociale e all’autonomia”.
  1. Allestimento dello spazio multifunzionale di esperienza (spazio comunale di via Livorno). Lo spazio è stato individuato all’interno di un immobile di proprietà comunale, molto ampio, con uno spazio all’aperto, con sale distribuite su due piani, con grandi potenzialità: al suo interno si trovano un teatro, vari locali attualmente utilizzati per lo svolgimento di corsi di formazione del personale comunale e come sede di associazioni. L’intervento di riqualificazione sarà frutto di una progettazione partecipata, ascoltando le esigenze espresse dai giovani e dal quartiere. L’obiettivo è promuovere il protagonismo e la partecipazione attiva dei ragazzi e delle ragazze, con l’obiettivo di portarne una cinquantina al giorno all’interno dello spazio multifunzionale, offrendo loro opportunità di crescita e socializzazione in un quartiere che vede carenza di opportunità per i giovani. Sarà sistemato anche l’esterno (tinteggiatura, serramenti, intonaci, ringhiere e parapetti, lattoneria), il cortile interno e lo spazio esterno perimetrale. Un locale verrà adibito a luogo di socialità, che assumerà un ruolo importante nella vita del quartiere: sarà una “biblioteca sociale”, attiva per il bookcrossing e come luogo della partecipazione, con la promozione di incontri e attività a favore dei giovani e della gente del quartiere, con un approccio intergenerazionale, finalizzato a facilitare la creazione di relazioni fra giovani, adulti e associazioni. Ci saranno spazi per la socialità “informale” dove i giovani potranno semplicemente “stare” e sono inoltre previste anche una sala studio (anche adibita a attività di sostegno allo studio) e una sala gaming. Lo spazio ha come obiettivo la promozione dell’autonomia e la cooperazione: attività autogestite e cura degli spazi al fine di favorire la responsabilità e l’indipendenza.