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Apre la stagione della caccia, ma i carnieri restano mezzi vuoti

Un primo giorno di caccia che lascia l’amaro in bocca agli oltre 20mila cacciatori bresciani. Non solo la mancanza di selvaggina, ma il problema riscontrato da molti è stata la presenza delle colture che spesso offre riparo alle specie cacciabili. Tra stanzialisti, migratoristi e capannisti sono in parecchi a tornare a casa con i carnieri mezzi vuoti.

Ma oltre alle doppiette in giro per il Bresciano non sono mancanti neppure i controlli degli agenti del nucleo ittico-venatorio della Polizia provinciale sparsi tra Vallecamonica, Valtrompia e Valsabbia. Sono stati 200 in totale i controlli e 10 i verbali amministrativi. Le irregolarità non sono andate oltre il 5% e questo è un dato accolto con gioia dal presidente di Federcaccia Brescia Marco Bruni. I cacciatori ora non attendono altro che il periodo della raccolta prima di imbracciare nuovamente la doppietta.

Non solo nelle valli, ma anche nella Bassa Bresciana dove anche lì il bottino è stato abbastanza magro. Dal 2 ottobre inoltre i cacciatori potranno sparare nelle zone di maggior tutela e a breve ci sarà anche il il ripopolamento di lepri non più catturate.

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