Stamattina, il Patron della Sampdoria Massimo Ferrero è stato arrestato a Milano dalla Guardia di Finanza per il reato di bancarotta. L’inchiesta è della Procura di Paola (Cosenza). La squadra ligure della Sampdoria non sarebbe coinvolta nelle indagini.

Lo riporta l’Agenzia Adnkronos.

Ai domiciliari sarebbero finiti anche altre due persone (la figlia e un nipote), sempre secondo quanto si apprende dall’Agenzia Adnkronos.

“L’arresto del presidente Ferrero non c’entra assolutamente niente con il club della Sampdoria. E’ attinente al fallimento, avvenuto quattro anni fa, di società calabresi completamente esterne alla Sampdoria. Il pubblico ministero di Paola, in provincia di Cosenza, ha avanzato la richiesta di custodia cautelare che io non ho ancora visto, ma è relativa ai fallimenti di quattro anni fa”, dice all’AdnKronos l’avvocato Giuseppina Tenga, difensore del presidente della Sampche.

“Stamattina il presidente si trovava in un albergo a Milano – spiega il legale –, ma era necessario che venisse a Roma, perché a casa sua c’è la Guardia di Finanza per la perquisizione, e solo lui è in possesso della combinazione della cassaforte da perquisire. Ritengo fosse intelligente e giusto che Ferrero assistesse alla perquisizione a casa a piazza di Spagna. Probabilmente a qualsiasi altra persona glielo avrebbero permesso, a Massimo Ferrero no”.

“Lo hanno prelevato in albergo come fosse l’ultimo dei delinquenti – afferma il legale –, hanno perquisito anche casa della figlia e del nipote, hanno arrestato anche l’autista”. “Io sto cercando da stamattina alle 7.30 di parlare con la guardia di finanza”, aggiunge l’avvocato chiarendo che “la cassaforte che deve essere perquisita la può aprire solo il presidente Ferrero”.