Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al 14 e al 15 maggio come date per il primo turno delle elezioni amministrative, che chiameranno al voto Brescia e 16 altri comuni della provincia. Queste date erano già state proposte nei giorni scorsi, l’ipotesi ora è divenuta scelta ufficiale dopo l’ultima seduta del Consiglio dei Ministri.

Una scelta alla fine quasi obbligata, in quello che è stato un tetris fra le festività del periodo. Infatti l’idea iniziale di una chiamata alle urne il 7 e l’8 maggio è andata a cozzare con la Pasqua (il 9 aprile). Esattamente 30 giorni prima del voto infatti, bisogna consegnare le liste e farlo nel periodo pasquale sarebbe stato problematico per uffici e candidati.

Con il voto la settimana successiva, si sarebbe invece avuto a che fare con un secondo turno nel pieno del ponte per la Festa della Repubblica. Giugno poi è praticamente già estate e la volontà era quella di non andare troppo avanti nel tempo.

L’eventuale turno del ballottaggio, che si tiene quindici giorni dopo, si svolgerà il 28 e 29 maggio 2023. Fattispecie che in questa tornata, per il territorio bresciano, riguarderà eventualmente solo il capoluogo perché nessuno dei restanti Comuni della provincia raggiunge la soglia minima del 15mila abitanti necessaria per sbloccare il ballottaggio. Ci va vicino Ospitaletto, che però stando all’ultimo rilevamento di ferma a 14.663.

Oltre a Brescia l’unico altro capoluogo di provincia lombardo al voto è Sondrio.

I COMUNI BRESCIANI AL VOTO

Nel bresciano sono 16 i comuni che andranno alle urne per scegliere il loro sindaco: Agnosine, Barghe, Berzo Demo, Berzo Inferiore, Borno, Castelcovati, Malonno, Manerbio, Milzano, Offlaga, Ospitaletto, Ponte di Legno, San Zeno Naviglio, Soiano del Lago, Toscolano, Trenzano.