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Brescia quarta provincia d’Italia per valore della DOP Economy

Brescia si conferma una delle capitali italiane dell’agroalimentare di qualità. Con un valore complessivo di 1 miliardo e 28 milioni di euro, il territorio entra nella Top 5 nazionale delle province che generano più ricchezza nella DOP Economy, posizionandosi al quarto posto assoluto. Lo rileva il Rapporto Ismea–Qualivita 2025, presentato oggi a Roma.

La provincia cresce del 6,5% rispetto all’anno precedente e si piazza quinta in Italia per il settore cibo e settima per il vino, confermandosi tra i territori più dinamici per la produzione certificata. Un risultato che riflette il peso delle grandi filiere bresciane, a partire da quelle lattiero-casearie, vero motore della DOP Economy regionale.

La Lombardia, spiegano i dati del rapporto, raggiunge nel complesso 2,9 miliardi di euro di valore e si conferma la terza regione italiana per impatto delle produzioni DOP, IGP e STG. A trainare sono soprattutto Grana Padano, primo prodotto DOP al mondo con 2,18 miliardi di euro, e Gorgonzola, quinto nella classifica nazionale con 460 milioni. Nel paniere regionale compaiono anche Bresaola della Valtellina, Taleggio e Provolone Valpadana, mentre il vino lombardo certificato raggiunge 494 milioni di euro.

Accanto a Brescia, entrano nella Top 20 nazionale altre due province lombarde: Mantova, nona con 700 milioni e la crescita più alta in Italia (+20,9%), e Cremona, quindicesima con 350 milioni (+19,5%). In aumento anche Sondrio e Lodi.

“Questi numeri raccontano la forza delle filiere e il valore che la qualità genera sui territori”, commenta l’assessore regionale Alessandro Beduschi, sottolineando il ruolo centrale del comparto lattiero-caseario e la reputazione internazionale della Lombardia.

Per Brescia, il dato conferma la solidità di un sistema agroalimentare che continua a crescere e a pesare in modo decisivo nell’economia regionale e nazionale

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