Il teatro romano di Brescia si prepara a raccontare nuove storie. Iniziano ufficialmente gli scavi archeologici che interesseranno l’area orientale del sito, con l’obiettivo di approfondirne la conoscenza e avviare il percorso di recupero e rifunzionalizzazione con il progetto dell’archistar David Chipperfield.
I lavori, diretti dalla Soprintendenza, sono infatti il primo passo concreto verso una nuova valorizzazione del complesso Capitolium-foro-teatro, cuore civico e simbolico della città antica.
L’area resterà chiusa al pubblico fino al 30 luglio, per poi riaprire ad agosto. Dal primo settembre però, tornerà temporaneamente inaccessibile nei giorni feriali per consentire l’avanzamento del cantiere, che proseguirà fino ai primi mesi del 2026. Durante i fine settimana e i festivi, l’area sarà non solo visitabile, ma arricchita da attività di archeologia pubblica, momenti divulgativi e percorsi didattici dedicati a cittadini e turisti.

Il progetto – sostenuto dal Ministero della Cultura e inserito tra le azioni simbolo del post-Capitale italiana della Cultura – si collega al più ampio disegno di recupero del teatro e di Palazzo Maggi Gambara, candidato al bando “Emblematici Maggiori 2024” di Fondazione Cariplo.
Gli scavi, coordinati dalla funzionaria archeologa Serena Solano, seguono una serie di interventi già realizzati tra cui il restauro della “ima cavea” e l’inaugurazione del Corridoio UNESCO. Al termine delle operazioni sarà avviato anche il restauro delle strutture archeologiche.
Il Santuario Repubblicano e il Capitolium, con la celebre Vittoria Alata, rimarranno sempre visitabili con i consueti orari fino al 30 settembre (10–19, da martedì a domenica).
