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Caos a Canton Mombello tra minacce di sequestro e incendio in cella

Nel carcere cittadino di Canton Mombello è di nuovo caos.

In due episodi distinti, venerdì e giovedì, è successo di tutto tanto che gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno salvato la vita a un detenuto che aveva incendiato la cella, mentre in un altro caso hanno dovuto gestire un detenuto che aveva minacciato di sequestrare la psicologa del carcere. 

I FATTI 

Giovedì pomeriggio un detenuto di origine tunisina ha dato in escandescenza e dopo aver lanciato ai Poliziotti in servizio tutto quello che era in suo possesso ha dato fuoco alla cella. 

Un principio di incendio che ha causato un fumo denso tanto che gli agenti della Polizia Penitenziaria sono dovuti intervenire entrando nella cella e salvando il detenuto che rischiava di rimanere intossicato. 

Nel lancio di oggetti e nel tentativo di portarlo fuori dalla cella i poliziotti sono stati colpiti dall’uomo, per fortuna senza grandi conseguenze. 

Il SiNAPPe, sindacato autonomo di polizia penitenziaria in servizio nel carcere cittadino di Canton Mombello, ha chiesto l’immediato trasferimento del detenuto facinoroso. 

MINACCE DI SEQUESTRO

Ha minacciato la psicologa con la quale stava svolgendo una seduta nell’ambulatorio del carcere cittadino. Poi si è rivolto verso agenti, minacciandoli e tentando di aggredirli con oggetti presi dall’ambulatorio stesso.

In evidente stato di agitazione ha minacciato la psicologa anche di sequestro per provare a garantirsi la fuga dal carcere.

È accaduto ieri nell’ambulatorio del carcere Nerio Fischione. Protagonista un detenuto italiano di origine straniera.

L’uomo è poi uscito dall’ambulatorio cercando di aggredire gli agenti nel corridoio antistante. Con estrema difficoltà sono riusciti a calmarlo e a riportarlo in una cella senza suppellettili per evitare gesti autolesionistici e aggressivi nei confronti delle divise. Nel tentativo di riportarlo alla calma sono rimasti feriti i poliziotti in servizio tra cui anche il comandante di reparto.

Il SINAPPe, esprime ancora una volta piena solidarietà ai colleghi e in questa circostanza ha chiesto e ottenuto dall’amministrazione penitenziaria di concedere agli agenti impegnati in questo episodio un riconoscimento per il lavoro svolto con estrema serietà e professionalità.

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