Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato in via definitiva la legge riguardante il controllo, il monitoraggio e la tracciabilità dei gessi di defecazione da fanghi utilizzati in agricoltura promossa anche a seguito della vicenda che ha visto Brescia tristemente protagonista alcune settimane fa.

“Sui gessi, la Lombardia va a colmare un vuoto legislativo nazionale – dicono con una certa soddisfazione gli assessori Rolfi e Cattaneo – Con questa norma stabiliamo limiti per i fanghi che possono essere trasformati in gessi escludendo quelli meno adatti e di minor qualità e introduciamo regole più stringenti relative ai controlli e alla tracciabilità dei fanghi, dei gessi e del loro destino finale. I gessi di defecazione da fanghi sono stati inseriti per legge nell’elenco dei fertilizzanti e, anche se prodotti a partire da rifiuti, escono dai controlli e dalle tutele ambientali previste dalla regolamentazione dei rifiuti”.

La legge prevede che la Giunta regionale possa ulteriormente estendere aspetti della disciplina sui fanghi in agricoltura ai gessi da defecazione, gessi da defecazione da fanghi e carbonati da defecazione, laddove prodotti utilizzando fanghi da depurazione.

Viene inoltre previsto un termine entro il quale le autorità competenti, vale a dire le Province, procedano a riesaminare gli atti autorizzativi al fine di adeguarli alle nuove disposizioni, prevedendo in ogni caso, che le stesse divengano efficaci dal primo febbraio 2022.

“La Regione – hanno concluso Rolfi e Cattaneo – già da anni vieta lo spandimento di fanghi nei campi nei comuni dove è presente materia organica a sufficienza. Ora facciamo un passo ulteriore per tutelare il nostro sistema agroalimentare”.