Studio Vetrata

Il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, sentito il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha convocato il Parlamento in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali, lunedì 24 gennaio, alle ore 15, per l’elezione del presidente della Repubblica. L’avviso di convocazione verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di oggi.

Inizia quindi il percorso che si concluderà con l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, chiamato a raccogliere il testimone di Sergio Mattarella. Rispetto alle previsioni degli esperti si è deciso di iniziare lunedì anzichè il sabato precedente, decisione che avrebbe permesso (in caso di mancata elezione alle prime votazioni) di dar tempo agli elettori di trovare una quadra domenica.

Al di là del toto nomi che terrà sicuramente banco nei giorni a venire, ricordiamo che per arrivare all’elezione il Parlamento si riunirà in seduta comune a Montecitorio. Oltre a Deputati e Senatori ci saranno anche i 58 delegati regionali (tre per ogni regione tranne la Valle D’Aosta che ne elegge soltanto uno).

La Costituzione prevede che per le prime tre votazioni la maggioranza necessaria sia di due terzi dell’assemblea. Nel probabile caso in cui non vi sia un nome ampiamente condiviso, dalla quarta si passerà alla maggioranza assoluta vale a dire il 50% +1 delle preferenze.

Il “rito” delle votazioni prevede per consuetudine che si parta dai Senatori. I Grandi Elettori vengono chiamati per due volte e il voto viene eseguito in totale segretezza nelle cabine allestite sotto il banco della presidenza. Ogni Elettore scrive il nome del prescelto su un foglio timbrato e firmato. Al termine ci sarà lo spoglio che verrà effettuato dal Presidente della Camera. Fico leggerà quindi tutti i foglietti scandendo nome e cognome.