I ghiacci dell’Adamello si ritirano e restituiscono la storia. Peccato che storia, spesso faccia rima con guerra e quindi ciò che riaffiora può essere anche molto pericoloso. Negli scorsi giorni il ghiacciaio ha visto impegnato il 2° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito per l’operazione di bonifica “Adamello 2023”.

Gli artificieri delle Truppe Alpine hanno battuto il ghiacciaio in superficie per ricercare, recuperare e quindi neutralizzare proiettili d’artiglieria di medio e grosso calibro risalenti al primo conflitto mondiale. Le operazioni si sono svolte a un’altitudine di quasi 3mila metri.

Il 2° Reggimento Genio Guastatori di Trento è un’unità specializzata per operare anche in ghiacciaio e in alta montagna, che da diversi anni in estate è impegnata sui gruppi montuosi dell’Adamello e del Brenta proprio nella ricerca di ordigni bellici. Questa attività è possibile solamente quando lo scioglimento delle nevi e del ghiaccio permette un’efficace ricerca dei residui che, dopo oltre un secolo di valanghe e movimenti glaciali, oggi riaffiorano sparsi su superfici molto ampie e particolarmente impervie.

Per capire l’ampiezza del fenomeno, basti pensare che nel corso di due anni di ricerche sono stati raccolti e distrutti circa mille ordigni. Solo per effettuare il solo brillamento dei 900 proiettili recuperati nell’estate del 2022 è stato necessario circa un mese di attività in una vicina cava idonea.