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Daspo urbano, non ci sarà per le piazze ma per i parchi

Ubriachi molesti, atti contro la pubblica decenza, accattonaggio molesto (non quello normale…), parcheggiatori abusivi e commercianti abusivi. Sono questi gli ambiti in cui il Sindaco, attraverso la Polizia Locale può ricorrere al Daspo Urbano, ambiti decisi dal Ministero degli Interni. 

Ma oltre ai tipi di reato, il Sindaco deve preventivamente concordare con la Prefettura e il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica le zone sensibili a questi fenomeni e sulle quali andrà ad intervenire. Quindi poco o nulla sulla sicurezza, se non “di riflesso” quando si ha a che fare ad esempio,  con un ubriaco molesto, che di fatto potrebbe minare la nostra sicurezza.

Il Daspo urbano, valutando il cronoprogramma della Loggia, dovrebbe vedere la luce tra fine aprile e maggio 2024.

LE ZONE IN CUI LA SINDACA POTRÀ “DASPARE”

Le zone, manca la conferma ufficiale, saranno una decina e saranno in particolare parchi della città dove questi fenomeni sono più frequenti. Al momento non ci sarebbero le piazze e, quindi, nemmeno piazza della Vittoria oggetto di richieste e attenzione dell’opposizione in Loggia e non ci sarà il Carmine. 

Non dovrebbero esserci nemmeno le zone di via Vallecamonica (dal ponte alla fine di via Milano) e la zona degli Spedali Civili di Brescia. 

MUCHETTI, “IL DASPO C’È GIÀ” 

“Il Daspo non è il salvatore dell’umanità” ha voluto sottolineare l’assessore alla Sicurezza, Valter Muchetti. 

“Il Daspo c’è già dal 2017 – ha ribadito Muchetti – nelle zone delle stazioni ferroviarie, alle fermate della metropolitana e dei bus. È già previsto dalla legge Minniti , esteso poi l’esterno di locali pubblici o per rissa, ed è il Daspo Willy che è nelle disponibilità del Questore. Nel Daspo Urbano -a concluso l’assessore alla sicurezza – l’ordine pubblico non compare”. 

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