Discoteche chiuse in tutta Italia.

L’accordo tra Governo e Regioni è stato raggiunto nel corso della riunione iniziata alle 16 tra il governo e le Regioni convocata dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, per fare il punto sulla questione relativa all’apertura delle discoteche.

Il Governo, secondo quanto si apprende, avrebbe allo studio un indennizzo per gli imprenditori della categoria.

In collegamento anche i ministri dello Sviluppo economico e della Salute, Stefano Patuanelli e Roberto Speranza. Tra i presidenti delle Regioni sono poi presenti Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), Luca Zaia (Veneto), Alberto Cirio (Piemonte), Donato Toma (Molise), Giovanni Toti (Liguria), e Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia), e i vicepresidenti Gaetano Armao (Sicilia) e Fulvio Bonavitacola (Campania). All’incontro sono arrivati anche i presidenti delle Regioni Puglia e Abruzzo, rispettivamente Michele Emiliano e Marco Marsilio. Sulla mancata chiusura delle discoteche in questo periodo in cui si stanno moltiplicando i contagi da Covid-19 tra i giovani il Codacons presenterà domani una formale denuncia contro il governo italiano e i presidenti delle Regioni per concorso in epidemia colposa e attentato alla salute pubblica. Lo si apprende dalla relativa nota.

Il 14 agosto scorso tutte le regioni della Spagna hanno concordato sulla necessità di procedere con la chiusura delle discoteche e sull’imposizione del divieto di fumare nelle aree all’aperto quando non è possibile mantenere il distanziamento sociale.

Il ministro della Sanità spagnolo, Salvador Illa, ha sconsigliato inoltre ai cittadini di organizzare incontri con più di 10 persone e ha avvisato, in particolare i giovani, di non creare assembramenti anche all’aperto. Le nuove misure restrittive sono state pensate dal governo di Madrid in un contesto di netto aumento dei contagi da Covid-19 in Spagna: nella giornata di ieri i nuovi positivi in 24 ore hanno sfiorato quota 3.000.

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