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Èlive, “il prezzo dell’indipendenza” dalla politica e dall’Auditel

di Paolo Bollani

Essere indipendenti ha un prezzo, è noto. Ma il conto non è solo “economico” e le forme sono le più disparate.

Ne ho avuto un chiaro esempio ascoltando l’assessore Valter Muchetti rispondere in Consiglio Comunale alla “denuncia” che noi di Èlive abbiamo portato alla luce per i 57 mila euro, più Iva, che il Comune ha deciso di pagare, in affidamento diretto per la serata del 31 dicembre 2020.

La Lega ha presentato un’interrogazione urgente. E l’Amministrazione ha dovuto (a questo punto) rispondere. Altrimenti staremmo ancora aspettando.

Una difesa, a dir poco, raffazzonata e imbarazzante cercando di difendere l’indifendibile. E vi spiego il perché.

Nell’anno economicamente più difficile dal dopoguerra come si può giustificare di “non aver avuto il tempo” di chiedere – per lo spettacolo pirotecnico – altri preventivi di spesa ? In questo periodo, in cui le aziende sono massacrate dalla crisi, c’è da scommetterci un preventivo lo preparano in 2 ore non in 2 giorni, specie se il budget è di 22.541 euro, iva esclusa.
Un tentativo di giustificazione, indubbiamente mal riuscito. E, scusate, per niente credibile.

Pure peggio è andata volendo giustificare la trasmissione televisiva affidata a Teletutto, in quanto – ha sottolineato Muchetti – unica emittente “certificata” Auditel a Brescia.


Quindi – caro Assessore Muchetti – i dati di ascolto sopra tutto? 
Non importa quanto si spende, l’importante è che siano spesi sulla Tv che è rilevata (non certificata) Auditel ?

E allora concedetemi alcune precisazioni – d’obbligo – rispetto all’intervento di risposta dell’Assessore Muchetti. (che potete ascoltare qui sotto…)

È, perlomeno, inusuale, se non del tutto sorprendente, che il Comune di Brescia debba ricorrere al parametro dell’Auditel (utilizzato a livello nazionale in quanto un player nazionale non conosce le realtà editoriali locali) per affidare la realizzazione di una trasmissione televisiva ad una tv locale bresciana e decidere di non scegliere in base a parametri relativi a “costi/benefici” sborsando, quindi, per una sola serata 35 mila euro, più Iva.

E allora partiamo dai dati Auditel. Il dato citato, molto roboante, è quello del “contatto medio” un po’ come le visualizzazioni di Facebook che vengono conteggiate quando con il mouse si sfiora il video. Così il contatto è la permanenza di pochi secondi sul canale . Infatti i clienti pubblicitari non valutano il contatto medio ma l’ “ascolto medio”, che è pari a 2.073. Ma non della serata del 31 dicembre, però.
L’assessore Muchetti snocciola nella sua risposta i dati relativi a dicembre 2020. Ma il Comune ha deciso l’assegnazione almeno a novembre 2020, e in quel momento gli unici dati disponibili erano quelli relativi al mese di ottobre 2020.

Non è vero che le tv locali che sono rilevate Auditel non hanno il dato per quarto d’ora . Dipende da quanto si paga per la rilevazione. E in ogni caso è disponibile sempre il dato di ascolto relativo alla fascia oraria (la media dell’ascolto settimanale /mensile nello stesso orario). Quindi, nel caso, comunicate quel dato.

Ma forse è bene che l’Assessore Muchetti e il Comune di Brescia sappiano che il “Panel dell’Auditel”, vale a dire le famiglie campione che “compongono il dato di ascolto” in tutta la provincia di Brescia sono 327 e i televisori rilevati 640 (dati forniti da Auditel) , su una popolazione di 1.257.000 abitanti (dato Istat al 31 dicembre 2020).

A voi le considerazioni sull’ascolto rilevato da Auditel. E questo è il motivo principale per cui noi di Èlive abbiamo sempre ritenuto inadeguata la rilevazione Auditel.
L’altro aspetto è che Auditel non rileva gli ascolti provenienti dal web ( ad esempio dal nostro sito internet www.elivebrescia.tv) o provenienti dai social (esempio Facebook o Instagram) dove la nostra realtà multimediale è molto presente. Quindi per Èlive i dati sarebbero fortemente incompleti e non reali .

L’assessore Muchetti ha riferito in Consiglio che il Comune ha tenuto conto del “principio di rotazione ed esclusività”.
Ma in cosa consiste esattamente? Dal 2017 Èlive, ad esempio, non ha mai ricevuto alcun incarico. Altre emittenti radiofoniche o televisive altrettanto.

Dal 2018 il Capodanno è sistematicamente affidato in formula diretta allo stesso player che rispetto al precedente viene pagato.
Ma potrei fare riferimento ad altri eventi, solo delle ultime settimane: “Il Premio Bulloni” o le iniziative delle partecipate del Comune di Brescia, come “il rientro della Vittoria Alata” di BresciaMusei o il “compleanno della Metropolitana” di Brescia Mobilità. Sempre lo stesso player.
Anche qui è una questione di Auditel?

Ecco, tornando al punto di partenza: il “prezzo dell’indipendenza” è anche questo.
Ma sulla correttezza, la schiettezza, e la libertà di scrivere tutte le notizie senza filtri o censure, noi di Èlive abbiamo fondato la nostra esistenza. E lo possiamo fare perchè siamo indipendenti, liberi da legami politici, imprenditoriali o industriali.

I nostri “azionisti” siete voi, che ogni giorno ci seguite e le aziende che investono in pubblicità sui nostri canali.
Ed è solo a voi, oltre che a noi stessi, che dobbiamo garantire la nostra serietà.

E con questo colgo l’occasione di presentarvi la campagna pubblicitaria che da oggi ci accompagnerà per i prossimi mesi: “Indipendenti per scelta”

L’intervento in Consiglio Comunale dell’Ass. Valter Muchetti



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