Italia punterebbe a una via nostrana all’uso ampio del green pass, non così estesa come in Francia dove chi è in possesso del green pass può entrare dove vuole. Tutto è ancora da definire. La necessità c’è ed è dettata dall’aumento dei contagi in Italia. Mai così alti dal 6 giugno. “Non inseguiamo modelli stranieri ma certamente il governo valuterà di estendere l’utilizzo del Green pass ad altri servizi nella logica di incentivare le vaccinazioni” il pensiero della ministra Mariastella Gelmini.

L’idea di un green pass obbligatorio per accedere a molte differenti attività, anche ristoranti e bar, preoccupa i rappresentanti dei pubblici esercizi. Due le perplessità: l’impossibilità di fare controlli e il rischio fuga di clienti. Ma trovare una quadra non sarà facile. L’eventuale misura dovrà tener conto della ripresa della tenuta socio-economico e contenimento dei contagi. La strutturazione del green pass ha chiaramente aperto il fronte politico tra maggioranza e opposizione.

Ma ora che i contagi in rapida risalita da variante Delta fanno di nuovo parlare di giallo per alcuni territori. Già lunedì, anche alla luce dei dati del monitoraggio di venerdì, sono attese nuove ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza. Le nuove misure potrebbero entrare in vigore già a metà della prossima settimana. Non escludendo la proroga dello stato di emergenza sanitaria che scade il 31 luglio