
“Ho visto un ambiente positivo, e quella è la cosa più bella”. Parla così Dario Hübner, leggenda del calcio bresciano e capocannoniere in Serie A, ospite del programma Solo Brescia condotto da Cristiano Tognoli su Èlive.
L’ex bomber, oggi allenatore, ha raccontato le sue impressioni davanti a questo nuovo Brescia: “Dopo tanti anni di sofferenza ho visto un’atmosfera diversa, finalmente positiva. Si sentono, non dico protetti, ma c’è quella serenità giusta che serve in questi momenti. E sono convinto che i giocatori la sentano dalla loro parte”.
Nel corso dell’intervista Hübner è tornato anche con ironia sulla sua celebre abitudine di fumare una sigaretta nell’intervallo delle partite, diventata negli anni quasi un marchio di fabbrica: “La grappa mai – ha scherzato – io fumavo sì. Diciamo nello spolatoio ero accompagnato, non ero solo, è che io ho sempre fumato alla luce del sole”.
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Poi il ricordo degli inizi, quando alternava calcio e lavoro in fabbrica: “A 19 anni giocavo in Prima Categoria e facevo l’operaio. All’epoca andava bene così: era divertimento, amicizia, passione. Il calcio era ancora un gioco”.
Un percorso unico, quello di Hübner, che ripercorre con orgoglio: “Ci penso spesso. Nessuno mi ha regalato niente: ho fatto tutte le categorie, dalla Prima alla Serie A, una alla volta. Me la sono guadagnata sul campo, non devo niente a nessuno e è quello il più bello”.