
Approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, la norma istituisce un Registro dei pazienti, un logo per le attività gluten free e corsi di formazione obbligatori. La Lombardia sarà la prima regione con screening pediatrici.
Nel pieno della settimana mondiale della celiachia, il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità una nuova legge che riconosce la rilevanza sociale della patologia. Il provvedimento, composto da dieci articoli, punta a migliorare la qualità della vita dei celiaci attraverso prevenzione, formazione, informazione e servizi dedicati.
Tra le principali novità: l’istituzione di un Registro regionale della celiachia per raccogliere e monitorare i dati anagrafici e sociali dei pazienti; la creazione di un logo identificativo per bar, ristoranti e negozi specializzati; e la programmazione di campagne informative in occasione della Giornata mondiale del 16 maggio. La legge prevede inoltre screening pediatrici, per cui la Lombardia sarà la prima regione ad attivarsi.
“È uno strumento normativo di coordinamento che per la prima volta affronta il rischio di isolamento dei pazienti, in particolare dei bambini” ha dichiarato Emanuele Monti (Lega), presidente della Commissione Sostenibilità Sociale e primo firmatario della legge. L’obiettivo, ha spiegato, è coinvolgere il terzo settore e i principali ambiti che incidono sulla vita dei celiaci: ristorazione, scuola, sport, distribuzione alimentare.
Il presidente del Consiglio regionale Federico Romani ha sottolineato il valore innovativo del provvedimento: “Questa legge aggiorna la strategia contro la celiachia, migliora l’informazione e aiuta a combattere la discriminazione, in particolare nei confronti dei più piccoli”.
Secondo le stime, in Lombardia ci sono oltre 150 mila celiaci, con circa 3.000 nuove diagnosi all’anno e un aumento del 20% negli ultimi cinque anni. Ma si tratta di dati parziali: si ritiene che solo un paziente su tre sappia di esserlo.
L’Aula ha anche approvato un ordine del giorno del consigliere Davide Casati (PD) che propone l’introduzione obbligatoria nei corsi HACCP di un modulo specifico sulla celiachia, per una corretta preparazione e somministrazione degli alimenti senza glutine.
Per l’attuazione della legge sono previsti 1 milione di euro nel triennio 2025-2027, a cui si aggiungeranno i fondi destinati agli screening.