Nel carcere di Canton Mombello si forma una nuova generazione di artigiani. Si è conclusa la terza edizione del corso per calzolai rivolto ai detenuti della casa circondariale “Nerio Fischione”: 80 ore di laboratorio dedicate a “Pelletteria e calzature” che hanno insegnato tecniche di montaggio, assemblaggio e creazione di accessori in pelle.

Il progetto, frutto di una rete che coinvolge Gruppo Foppa, Associazione Artigiani di Brescia, Provincia di Brescia e aziende come Ciac, Montech e Vibram, punta a offrire competenze certificate e un’opportunità di riscatto a chi sconta una pena.

Negli ultimi mesi i partecipanti hanno realizzato scarpe, portachiavi, portafogli, borse e marsupi, usando anche materiali di scarto messi a disposizione dalle imprese, trasformandoli in oggetti di qualità. Alla guida del laboratorio c’era Valter Panada, premiato dall’Associazione Artigiani per il suo impegno sociale: “Non è solo un corso – spiega – ma un’occasione di incontro e socializzazione in un contesto in cui l’isolamento è profondo”.

L’iniziativa, che fa parte del Programma GOL finanziato dall’Unione Europea tramite il PNRR, prevede per ogni edizione un esame finale per ottenere l’attestato regionale di competenza.

Visto il successo, l’esperienza continuerà: a settembre il progetto ripartirà con nuove attività e obiettivi più ambiziosi, dimostrando come il lavoro artigiano possa diventare un ponte verso il reinserimento sociale e lavorativo.