Coprifuoco, c’è intesa nella maggioranza. La Camera “impegna il governo nel mese di maggio a valutare, sulla base dell’andamento del quadro epidemiologico, oltre che dell’avanzamento della campagna vaccinale, l’aggiornamento delle decisioni prese con il decreto legge numero 52 del 2021, anche rivedendo i limiti temporali di lavoro e spostamento“.

È la riformulazione, a quanto si apprende, condivisa dalle forze di maggioranza a Montecitorio, dell’ordine del giorno al decreto recante misure urgenti per fronteggiare la diffusione del Covid-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena, all’esame della Camera. La riformulazione sarebbe stata il risultato di un lavoro di mediazione condotto dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, che avrebbe avuto un colloquio, sempre secondo quanto si apprende, a palazzo Madama, con il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

“Da maggio, sulla base dell’andamento del quadro epidemiologico oltre che dell’avanzamento della campagna vaccinale – dicono fonti interne al centrodestra – saranno rivisti i limiti temporali di lavoro e per gli spostamenti”.