di Paolo Bollani

Non posso che esprimere tutto il mio sdegno per come la Cgil di Brescia ha gestito la piazza nel 50° anniversario della Strage di Piazza della Loggia.

Un palco accessibile solo a una Tv (oltre alla Rai). Tutti gli altri fuori, senza le minime condizioni per poter lavorare (… pensate l’assurdità): decine di persone davanti alla telecamera, nessun audio dal palco.

È stata data “l’esclusiva” ad una sola emittente per la “Commemorazione di una Strage”, come fosse un concerto, o un evento ludico, sportivo. Stiamo parlando della Commemorazione dei 50 anni dalla Strage di Piazza della Loggia, un dramma per la città ancora oggi.
E c’è chi pensa che “solo qualcuno” può essere messo nelle condizioni di poterlo fare.

È semplicemente vergognoso e spero proprio che, riflettendo ora, qualcuno si vergogni. Escludere, in uno dei momenti che dovrebbe essere la massima espressione di inclusività, è pure difficile da commentare.

Ci scusiamo con chi ha seguito la nostra diretta per le immagini, a tratti inguardabili, ma non siamo diventati incapaci di colpo. Eravamo a qualche decina di metri e abbiamo fatto il possibile.

Sia chiaro, eravamo autorizzati ad accedere alla piazza ma questo, non comportava (abbiamo scoperto) stare nel perimetro sotto il palco.
È ovvio a tutti che i relatori di una manifestazioni vengono ripresi dal fondo di una piazza stracolma di persone. No?