La Russia è pronta a tornare ai negoziati con l’Ucraina se Kiev si esprimerà in tal senso. Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri, Andrej Rudenko, in un’intervista all’agenzia di stampa “Interfax“. “Il processo negoziale non è stato interrotto da noi, è stato messo in pausa dai nostri partner ucraini. Non appena esprimeranno la loro disponibilità a tornare al tavolo dei negoziati, ovviamente risponderemo affermativamente”, ha affermato Rudenko, sottolineando che la cosa più importante è che ci sia “qualcosa di cui discutere“.

Fonti russe: il vicecomandante reggimento Azov, Svyatoslav Palamar, si è arreso

Il vice comandante e portavoce del battaglione ucraino Azov, Svyatoslav Palamar, si sarebbe arreso ieri sera lasciando l’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo riferiscono su Telegram profili filogovernativi russi riportando le parole di un reporter inviato al fronte, Dmitrij Steshin, ma sottolineando che non ci sono conferme ufficiali. Secondo il canale Telegram Readovka, Palamar, il cui nome di battaglia è “Kalina”, si troverebbe nel centro di detenzione preventiva di Rostov sul Don, dove sarebbe stato posto agli arresti dalle autorità russe.

Kiev: “Cessate il fuoco impossibile senza il ritiro totale delle truppe russe”

Il cessate il fuoco non andrebbe offerto all’Ucraina, in quanto questo è impossibile senza il ritiro totale delle truppe russe. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale e negoziatore ucraino, Mykhaylo Podolyak, in un tweet. A suo dire l’Ucraina non è interessata a “nuovi accordi di Minsk”, che condurrebbero alla riproposizione del conflitto tra pochi anni. “Fino a quando la Russia non sarà pronta a liberare completamente i territori occupati, la nostra squadra negoziale sarà composta da armi, sanzioni e soldi”, ha scritto Podolyak.

Zelensky contesta l’arma miracolosa russa: “L’invasione è un fallimento”

L’annuncio di aver realizzato “un’arma miracolosa” indica il completo fallimento dell’invasione russa dell’Ucraina. Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha commentato le notizie divulgate ieri dalla Russia sui test di un’arma laser in grado di abbattere dei droni in cinque secondi a una distanza di cinque chilometri. Nel canonico videomessaggio pubblicato nella notte sui suoi profili social, il capo dello Stato ucraino ha osservato che anche nella Germania nazista, durante la Seconda guerra mondiale, la propaganda era solita diffondere voci su una fantomatica arma risolutiva. “Più diventava chiaro che non avevano alcuna possibilità di vincere, più montava la propaganda sulle armi straordinarie che sarebbero state così potenti da garantire una svolta nella guerra”, ha affermato Zelensky.

Vicepremier russo: “La centrale nucleare di Zaporizhzhia lavorerà per Mosca”

La centrale nucleare di Zaporizhzhia, nell’Ucraina sud orientale, lavorerà per la Russia ma è pronta a fornire elettricità anche a Kiev in caso di pagamento. Lo ha affermato il vice primo ministro russo, Marat Khusnullin, durante una visita a Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia. “L’energia elettrica è una merce che non può essere accumulata in un magazzino. Pertanto, se il sistema energetico dell’Ucraina è pronto a pagare, allora la venderemo, altrimenti la centrale nucleare funzionerà per la Russia”, ha dichiarato Khusnullin. Inoltre il vicepremier ha osservato come l’energia elettrica prodotta dalle centrali nucleari sia relativamente economica e quindi competitiva, pertanto la Russia non dovrà “preoccuparsi di dove vendere l’elettricità”.

La Russia concentra gli sforzi nella regione di Donetsk

Dieci persone sono state uccise e sette sono rimaste ferite a causa dei bombardamenti delle truppe russe nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale, nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito questa mattina l’amministrazione regionale di Donetsk nel consueto rapporto. Nell’insediamento di Kostiantynivka sono state distrutte una scuola, un istituto tecnico ed un centro sportivo per bambini e giovani. Ad Avdiivka l’infrastruttura ferroviaria è rimasta danneggiata, mentre il villaggio di Niu York è rimasto privo di carburante. Prosegue intanto l’evacuazione dei civili dalla regione attraverso corridoi umanitari.

Governatore di Kursk denuncia nuovo bombardamento ucraino

Almeno una persona ha perso la vita a seguito di un attacco proveniente dall’Ucraina contro il villaggio di Tetkino, nella regione russa di Kursk. Lo ha dichiarato questa mattina il governatore della regione di Kursk, Roman Starovoit, sul suo canale Telegram. “Un altro attacco nemico a Tetkino, avvenuto all’alba, si è purtroppo concluso in tragedia. Al momento è noto almeno un morto civile”, ha scritto il governatore. Secondo i dati preliminari, la vittima è un camionista che stava scaricando materie prime in una distilleria locale, dove sono stati segnalati alcuni feriti. Starovoit ha aggiunto che nell’insediamento di Tetkino sono scoppiati degli incendi e che diverse abitazioni sono state danneggiate. Inoltre ci sono segnalazioni di ordigni inesplosi, mentre sul posto sono già intervenuti specialisti forensi. “Forniremo tutta l’assistenza necessaria a tutte le famiglie colpite”, ha concluso il governatore.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata