“L’unico fascista buono è il fascista appeso. Rammelli -1”. È la scritta comparsa qualche ora fa sul cordolo del marciapiede in corrispondenza della formella dedicata a Sergio Ramelli. E c’è la firma: la “A” cerchiata dell’anarchia.
IL VIDEO DELLA SCRITTA
FDI, “ATTO DI ODIO CONTRO LA MEMORIA DI SERGIO RAMELLI”
Immediata la reazione di Fratelli d’Italia Brescia che in una nota ha espresso “la propria più ferma condanna per il vile e increscioso atto di sfregio perpetrato contro la formella commemorativa dedicata a Sergio Ramelli, giovane vittima della
violenza politica degli anni di piombo”.
“Si tratta di un gesto infame – sottolinea la nota – che non offende soltanto la memoria di Ramelli, ma colpisce l’intera comunità civile bresciana, perché alimenta odio e intolleranza laddove dovrebbe esserci solo rispetto e ricordo. Purtroppo non è la prima volta che la formella viene oltraggiata, segno di una volontà precisa di colpire quel luogo di memoria”.
“FDI, SI FACCIA PIENA LUCE SULL’ACCADUTO”
Fratelli d’Italia Brescia, ricordando che “la memoria di Sergio Ramelli appartiene alla storia nazionale e non può essere oltraggiata da chi, ancora oggi, tenta di riportare la politica sulla strada della violenza e della contrapposizione ideologica
cieca e chiediamo alle autorità competenti di fare piena luce sull’accaduto e individuare i responsabili di questo sfregio. Al contempo, ribadiamo con forza che la nostra città deve restare luogo di convivenza civile, di libertà e di rispetto reciproco, valori che nessuna scritta d’odio potrà mai intaccare”.
ZARNERI, “NON SEMPLICE ATTO VANDALICO MA MESSAGGIO DI ODIO”
“Lo sfregio alla formella di Sergio Ramelli non è solo un gesto vile: è il segnale evidente che esiste ancora un’area politica che non riesce a emanciparsi dall’odio e dalla violenza come strumento d’azione” – ha scritto nella nota il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Diego Zarneri. “Non si tratta di un semplice atto vandalico, ma di un messaggio politico che ripropone logiche del passato che avremmo voluto superare da tempo. Offendere la memoria di un ragazzo ucciso significa rifiutare ogni forma di confronto civile e continuare a coltivare divisioni ideologiche
sterili. Non è un caso che questo gesto sia avvenuto proprio dopo l’approvazione della mozione in Provincia, presentata da Fratelli d’Italia, per l’intitolazione di un luogo pubblico a Ramelli. È una chiara provocazione che cerca di vanificare quel percorso di memoria attivato dalle istituzioni. Per questo – conclude Zarneri – chiediamo con forza che la condanna di quanto accaduto sia unanime e senza ambiguità, perché solo così Brescia potrà dimostrarsi comunità capace di respingere chi vuole riportarla indietro di decenni.”
MARGAROLI E ANDREOLI “STUDIARE LA STORIA DI RAMELLI PER SUPERARE L’ODIO IDEOLOGICO”
“Ecco perché la storia del giovane militante del Fronte della Gioventù dev’essere studiata e
tramandata alle future generazioni: per superare l’odio ideologico e la violenza che certi ambienti continuano a perpetrare nella propria azione politica” sottolineano il capogruppo in Loggia, Mattia Margaroli e il coordinatore cittadino di FdI, Carlo Andreoli.
“Ora – aggiungono – ci aspettiamo un coro unanime di condanna da parte della Giunta di Brescia e da quei sindacati e associazioni che appena un mese fa si erano opposti all’approvazione della mozione con cui si impegnava la Provincia di Brescia a intitolare un immobile a Ramelli.”
INSELVINI, “IL MARTIRIO DI RAMELLI NON APPARTIENE AD UNA FAZIONE POLITICA MA A TUTTA L’ITALIA”
Di “ennesimo atto vile da parte di persone senza onore e dignità” parla Paolo Inselvini, eurodeputato bresciano di Fratelli d’Italia. “Il ricordo di Ramelli – scrive Inselvini – deve essere tenuto vivo costantemente, affinché non si ricada nell’odio ideologico che ha lasciato ferite profondissime nella storia della nostra Nazione. Il martirio di Ramelli non appartiene a una storia e fazione politica, ma a tutta l’Italia. Ancora una volta – conclude Inselvini – ribadiamo, di fronte all’odio di questi soggetti, la nostra soddisfazione nel sapere che, un immobile della Provincia, sarà dedicato al Ricordo di Sergio e al suo sacrificio”.