La parola d’ordine per la riapertura della ristorazione resta sempre e solo distanziamento sociale. Nello studio dell’inail e dell’Istituto superiore di sanità viene infatti specificato che per ogni locale dovrà essere stabilito il numero massimo di capienza, uno spazio non inferiore ai 4 metri per cliente salvo l’istallazione di barriere.

Come per le linee guida di parrucchieri e centri estetici, la prenotazione obbligatoria sarà uno strumento in più di prevenzione evitando il formarsi di assembramenti di persone in attesa all’esterno del locale.

Anche il ricambio d’aria sarà un’arma fondamentale per prevenire il contagio, preferibilmente naturale o con ventilazione negli ambienti confinanti (specialmente nei servizi igienici dove spesso mancano le finestre.

Mascherina obbligatoria per il personale (sala, cucina e anche altre attività) così come i guanti in nitrile che dovranno essere indossati il più possibile, senza mai scordarsi di lavare comunque spesso le mani o igienizzarle con un gel alcolico che dovrà essere sempre disponibile.

Per qualche tempo scordiamoci buffet e simili e anche i menù cartacei portati dai camerieri. Sarebbero infatti da preferire modalità diverse e più sicure come una lavagna, fogli monouso o addirittura online e consultabili direttamente dal proprio cellulare.

I clienti dovranno sempre indossare la mascherina per tutto il tempo se non durante la consumazione del pasto. Da preferire pagamenti elettronici contactless e dovranno essere sempre disponibili prodotti igienizzanti per clienti e personale anche in più punti in sala e, in particolare, per l’accesso ai servizi igienici che dovranno essere igienizzati frequentemente.

Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di igienizzazione evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, acetiere, etc.).

Qui è possibile consultare il documento completo con tutte le direttive per la riapertura dei ristoranti sviluppata dall’Inail e dall’Iss.