“In considerazione della rapida evoluzione del contesto epidemiologico si chiede alle strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate, coinvolte nella gestione dell’attuale fase epidemica, una rimodulazione dell’attività di ricovero programmato e differibile al fine di garantire la disponibilità di posti letto per pazienti affetti da Covid-19”.

Lo comunica in Nota la Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia.

Questi sono i 47 posti nei Covid-Hotel dell’Ats di Brescia:

  • Hotel Igea (Brescia) 10 Posti;
  • Park Hote Ca’ Noa (Brescia) 33 Posti;
  • Hotel Blue Silver (Sirmione) 4 Posti.

In totale i posti nei Covid-Hotel in regione Lombardia sono 381 (stanze doppie ad uso singolo che, in caso di nucleo familiare, possono accogliere due persone).

Ampliamento posti letto negli ospedali

“Ogni struttura ospedaliera amplierà – si legge nella Nota – pertanto gradualmente la disponibilità dei posti letto Covid-19, considerata anche l’elevata percentuale di pazienti asintomatici, ma incidentalmente positivi al test per Covid 19 che necessitano di ricovero per altra causa”.

“Allo stesso tempo dovranno essere garantiti anche posti letto di area medica per pazienti che necessitano di ricovero in ambiente internistico, ma che risultano negativi al test molecolare per SarSCoV- 2 – continua la nota della DG Welfare lombarda – Questo potrà avvenire anche con riorganizzazione e compartimentazione delle aree di degenza che garantiscano gli standard di sicurezza ed isolamento prescritti”.

I Covid-Hotel per i pazienti dimessi

La Nota evidenzia quindi “che sono a disposizione anche i posti nei Covid hotel, che possono accogliere i pazienti sia in dimissione dal reparto di degenza, sia direttamente dal Pronto Soccorso. I pazienti candidati al trasferimento c/o i Covid hotel devono essere considerati dimissibili dalla struttura ospedaliera per acuti (Pronto Soccorso o reparto), in assenza di insufficienza respiratoria, autosufficienti, senza evidenti criteri di evolutività sfavorevole a breve termine, e non necessitare di assistenza sanitaria”.

Vaccino per i ricoveri nativi al Covid

Sulla possibilità di somministrare il vaccino anti Covid-19 in costanza di degenza, la Nota sottolinea che “gli ospedali sede di centro vaccinale sono tenuti, se non ancora eseguito, a proporre il ciclo vaccinale o la dose di richiamo ‘booster’ a tutti i pazienti che accedono a ricovero ospedaliero con test molecolare negativo per SarS-CoV-2”.