La Procura di Trento ha chiesto l’archiviazione del caso per la morte di Sofia Zago, la bimba di 4 anni che contrasse la malaria nel reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Chiara di Trento ma deceduta poi il 4 settembre 2017 all’ospedale Civile di Brescia . Le lunghe indagini condotte dai Nas dei Carabinieri hanno portato a ritenere, con certezza, dove e quando sarebbe avvenuto il contagio.

Purtroppo non con altrettanta  sicurezza è stato definito il come. Secondo la Procura non si potrebbe infatti provare  con sicurezza  la responsabilità dell’infermiera dell’Azienda sanitaria trentina, presente nella stanza della bambina al momento del contagio. La donna era stata indagata per omicidio colposo. Impossibile stabilire come la bambina abbia contratto la malaria: la piccola ha avuto un contatto con il sangue di una delle due bambine malate di malaria, poi guarite, ricoverate nello stesso reparto ma non nella stessa stanza.

A “trasportare” il sangue potrebbe essere stato uno strumento medico, nonostante non ci siano state irregolarità nelle procedure. Ora resta da dimostrare la responsabilità umana.