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Morti sul lavoro: Brescia in zona rossa nel primo quadrimestre

Un primo quadrimestre nefasto per l’Italia sul fronte della mortalità sul luogo di lavoro. Il bilancio di questi quattro mesi realizzato dall’osservatorio Vega di Mestre segnala 264 vittime rilevate fra gennaio e aprile, che significa una media di 66 al mese e più di 15 ogni settimana. Il totale conta 3 vittime in più rispetto allo stesso periodo del 2022.

La preoccupazione maggiore è rivolta ai più giovani. L’incidenza per la fascia d’età fra 15 e 24 anni è il 50% maggiore rispetto a quella dei colleghi da 25 a 34.

Anche in questo quadrimestre si registra una riduzione delle denunce di infortuni: un meno 26,4% rispetto ad prile 2022 che però va letto anche alla luce del quasi totale azzeramento dei cosiddetti “infortuni per covid”, all’epoca ancora molto numerosi.

A livello più locale, la Lombardia si colloca nel mezzo per incidenza media il che significa fascia arancione. Brescia però, con 9 morti sul lavoro rilevati, si guadagna la zona rossa e il 22esimo posto in classifica fra i capoluoghi di provincia italiani. In Lombardia hanno un’incidenza peggiore solo Cremona con 4 vittime e Sondrio con 2, ma con un numero di occupati nettamente inferiore.

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