È il “più uno” tanto declamato e atteso dallo scorso anno. Ovvero, le regole del 2024 con le migliorie dovute all’esperienza. Si parte da tre zone: Carmine, piazza Vittoria e piazzale Arnaldo. L’obiettivo poi è quello di estenderlo ad altre zone, secondo necessità.

Tecnicamente è il “nuovo protocollo d’intesa per la sicurezza urbana nelle aree della movida cittadina” ed stato sottoscritto dal prefetto Andrea Polichetti, dalla sindaca Laura Castelletti, dal segretario generale della Camera di Commercio e dai rappresentanti delle principali associazioni di categoria.

L’accordo punta a migliorare decoro, vivibilità e sicurezza nelle zone a maggiore affluenza, con particolare attenzione alla prevenzione del degrado urbano e dei disturbi alla quiete pubblica.

ECCO COSA PREVEDE IL NUOVO PROTOCOLLO D’INTESA

Il piano prevede l’impiego, nei fine settimana e in orario serale e notturno, di operatori specializzati, facilmente riconoscibili e formati, incaricati di indirizzare i cittadini a comportamenti corretti, contenere schiamazzi e gestire l’accesso ordinato ai locali.

COSA CAMBIA RISPETTO AL PRECEDENTE DEL 2024

Rispetto al protocollo dello scorso anno, il nuovo documento rafforza il coinvolgimento diretto degli esercenti nel promuovere e far rispettare le regole, riconoscendo loro un ruolo attivo nella prevenzione di comportamenti pericolosi o illegali.

Tra le principali novità, l’introduzione di un Codice di condotta dell’avventore, che stabilisce le norme comportamentali da seguire nei locali e nelle loro vicinanze. A supporto, verranno potenziate videosorveglianza e illuminazione, affiancate da un sistema per segnalare episodi di abusivismo. Previsti anche incentivi per i locali virtuosi.

Il protocollo include inoltre attività formative per gli operatori del settore e campagne di sensibilizzazione rivolte alla clientela, con l’obiettivo di costruire una cultura della responsabilità condivisa.

LE REAZIONI

“L’intesa rafforza il legame operativo tra locali, forze dell’ordine e istituzioni – ha commentato il prefetto Polichetti – tutti dobbiamo fare la nostra parte per garantire legalità e sicurezza”.

Soddisfazione anche da parte della sindaca Castelletti, che ha ricordato come il modello bresciano, nato due anni fa grazie a un lavoro coordinato nel Comitato per l’ordine pubblico, stia diventando un riferimento nazionale: “Abbiamo costruito fiducia, un linguaggio comune e una collaborazione solida. Questo protocollo è uno strumento operativo che consente un’azione efficace e tempestiva sul territorio”.