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Mozione Ramelli, FdI: “Un atto di consapevolezza storica”

“Intitolare un luogo pubblico a Sergio Ramelli non è solo un gesto simbolico, ma un atto di consapevolezza storica e di responsabilità civile”. Con queste parole il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Diego Zarneri commenta l’approvazione della mozione in Consiglio provinciale che impegna l’ente a dedicare un immobile o uno spazio pubblico alla memoria del militante diciottenne ucciso nel 1975.

Approvata dopo un primo stop dovuto alla mancanza del numero legale, la mozione è passata in una seduta straordinaria e segna, secondo FdI, un “passaggio storico” per la Provincia di Brescia.

“Sergio Ramelli – si legge nella nota diffusa dal partito – fu vittima di una brutale aggressione politica solo per aver espresso liberamente le proprie idee. Il suo sacrificio è ancora oggi una ferita aperta, ma anche un simbolo di coerenza, coraggio e libertà di pensiero”.

Il consigliere Tommaso Brognoli, primo firmatario del documento, parla di un impegno morale: “Ramelli era un ragazzo che amava la sua famiglia, lo studio e la politica. Ricordarlo oggi significa offrire un riferimento positivo alle nuove generazioni”.

Dalla federazione bresciana viene anche ribadita l’intenzione di portare avanti nuove intitolazioni nei Comuni del territorio, come già accaduto a Lonato, con l’obiettivo – spiegano – di riaffermare che “la violenza politica, da qualunque parte provenga, è un crimine contro la libertà di tutti”.

Nel comunicato vengono citate anche le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa: “Dedicare una via a chi è morto per le proprie idee non è un gesto di parte, ma un atto di riconciliazione nazionale”. E quelle della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha ricordato Ramelli come “una persona libera, che ha avuto il coraggio di amare l’Italia e di dirlo senza odio né intolleranza”.

Con l’approvazione della mozione, si apre ora la fase operativa: sarà la Provincia a individuare lo spazio pubblico da dedicare ufficialmente alla memoria di Sergio Ramelli.

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