La riapertura dei negozi per la fase due potrebbe essere tutt’altro che semplice e immediata: sono numerose infatti le norme al vaglio del Governo e dei tecnici per garantire la sicurezza di personale e clienti.

Prima fra tutte la metratura: la soglia minima per garantire la sicurezza sarebbe di 40 metri quadrati. Nei locali più piccoli si dovrà sempre mantenere il rapporto di un lavoratore e un cliente con distanza di sicurezza di almeno un metro. I negozi di 40 metri sarà consentito l’ingresso di un cliente alla volta con la presenza al massimo di due lavoratori. Per le metrature superiori bisognerà stabilire il numero massimo consentito, se possibile con percorsi obbligati e distinti fra entrata e uscita.

Dovremo poi fare l’abitudine a incontrare dispenser di disinfettante che dovranno essere posti all’ingresso e dove ci siano strumenti che richiedono contato (ad esempio tastiere o schermi touch come le bilance del supermercato). Nei negozi più grandi questi dispenser dovranno essere disposti uniformemente per permettere agli avventori si usufruirne al bisogno.

Un altro tema dibattuto è quello delle mascherine e dei guanti. Sembra che dovranno essere indossati dai dipendenti, ma non dovrebbe essere obbligatorio per i clienti. L’uso sarebbe caldamente consigliato quando si attente in coda (nel caso non si avesse a disposizione la mascherina la prima regola resta il distanziamento).

Chi non vede l’ora di tagliarsi i capelli dovrà aspettare ancora un po’ e anche al momento della riapertura ci si potrà recare dal proprio parrucchiere solo su appuntamento perché in questo caso il rapporto fra lavoratore e cliente dovrà essere di uno a uno. Gli strumenti andranno sterilizzati dopo ogni cliente e in questo caso i Dpi saranno obbligatori. Stesso discorso dovrebbe valere anche per i saloni di bellezza.

Per lo shopping di vestiti tutto è ancora da chiarire. I tecnici puntavano alla sanificazione dei capi ogni qualvolta venissero provati, ma per i vertici di categoria sarebbe una spesa troppo importante e i vestiti rischierebbero di rovinarsi. Quindi di va verso la linea varata dal Governo per i negozi di abbigliamento per neonati riaperti con l’ultimo decreto che prevede la sanificazione due volta al giorno.