La corsa delle Pmi bresciane rallenta: dopo un 2021 e un 2022 in forte espansione, i primi scricchiolii registrati alla fine dello scorso anno si sono infatti accentuati nel primo semestre dell’anno in corso e, in particolare, negli ultimi tre mesi. A osservarlo è l’indagine congiunturale sul secondo trimestre 2023 realizzata dal Centro Studi Confapi Brescia.

L’analisi è stata realizzata interrogando un campione di cento imprese associate, per oltre la metà metalmeccaniche, e, in sette casi su dieci, nella fascia 10-49 dipendenti e fino a 10 milioni di fatturato.

Nel secondo trimestre 2023 il 37% delle imprese osserva ancora fatturati in crescita, il 21% stabili, ma ben il 42% registra dei cali. Se i dati sui fatturati sono in parte falsati dalla dinamica dei prezzi, i dati su produzione e ordini confermano l’inversione di rotta: tra le imprese interpellate, quasi una su due osserva, infatti, numeri in flessione.

Almeno per il momento questa situazione non si ripercuote sull’occupazione e sugli investimenti, voci che si sono mantenute sostanzialmente stabili.

Meno critica rispetto allo scorso anno la situazione relativa ai costi dell’energia e delle materie prime. La maggior parte delle imprese segnala infatti dei cali dei costi o comunque una stabilità.