Nessun nuovo centro commerciale nell’area ex Frecciarossa: è la posizione netta espressa da Confcommercio Brescia e Confesercenti della Lombardia Orientale, che intervengono dopo le notizie sul contenzioso legato alla licenza commerciale del sito. Le due associazioni ritengono impraticabile l’ipotesi di riattivare una grande struttura di vendita, giudicata contraria agli interessi della città e delle imprese locali.
Secondo le sigle del commercio, il settore attraversa una fase complessa e l’apertura di nuove superfici rischierebbe di sottrarre flussi ai negozi dei quartieri e del centro storico. Per questo chiedono una destinazione d’uso diversa, capace di incidere sulla qualità urbana e sulla vivibilità dell’area, senza riproporre modelli considerati superati.
Confcommercio e Confesercenti sottolineano inoltre che anche poli di intrattenimento o di somministrazione di grandi dimensioni riprodurrebbero dinamiche simili a quelle di un centro commerciale, con effetti negativi sulla rete esistente. Per le associazioni serve invece una funzione alternativa, in grado di generare valore urbano e sociale.
“I negozi nei centri storici sono in difficoltà e le chiusure sono numerose – afferma Carlo Massoletti, presidente Confcommercio Brescia – Non è accettabile pensare di riaprire un polo commerciale che ha già fallito una volta, causando danni profondi al tessuto imprenditoriale”.
“Nuove grandi strutture portano più problemi che opportunità – aggiunge Barbara Quaresmini, presidente Confesercenti Lombardia Orientale – L’ex Frecciarossa merita un futuro di qualità, non una replica di modelli superati”.
Le due associazioni invitano le istituzioni a escludere l’ipotesi di nuove polarità commerciali e a orientare il progetto verso una funzione utile alla città e alle imprese.
