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Obbligo di pos, insorgono i tabaccai: “lavoriamo in perdita”

I rinvii non sono serviti. Eppure l’allarme tabaccai ed edicolanti l’avevano lanciato mesi fa, quando era partito il count down all’obbligatorietà dei pagamenti elettronici negli esercizi pubblici.

Qualcosa si è fatto, ma sono ancora troppi i servizi il cui “aggio”, ovvero quello che realmente spetta al tabaccaio ed edicolante per l’erogazione dei servizio, è inferiore al costo delle commissioni bancarie.
Il problema, ad esempio, c’è per le ricariche telefoniche, o per i biglietti dei mezzi pubblici.

Ma anche su tutti gli altri articoli in vendita, per la stragrande maggioranza Monopoli di Stato, l’aggio è talmente basso che la commissione bancaria sull’importo transato con il pos rappresenta il ben oltre il 20% . Un po’ come “dicono tabaccai ed edicolanti” dire ad un dipendente che il suo stipendio viene tagliato del 20%.

La situazione è nota, tanto al Governo quanto ai “sindacati” di categoria ma nessuno si è mosso, lamentano in molti.

Antonella Stringa è edicolante e tabaccaia, nota per aver messo in fuga i ladri nella sua tabaccheria di Montichiari

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