“I reparti degli ospedali si stanno alleggerendo dopo la grande emergenza – ha dichiarato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – pertanto la ripresa dell’attività ordinaria di ricovero può avvenire in modo graduale fino a un massimo del 60-70% dell’attività erogata dalla struttura prima dell’evidenziarsi della pandemia e riguarderà i pazienti che necessitano di prestazioni non rinviabili oltre i 60 giorni di attesa”.

Una ripresa lenta, ma in ogni caso un passo importante verso la normalità. La decisione è stata presa ieri dalla Giunta regionale straordinaria convocata a Palazzo Lombardia.

Le strutture dovranno prevedere percorsi definiti e differenziati per i pazienti in funzione della certezza o della probabilità di essere positivi al covid.

“Ogni Struttura sanitaria dovrà dotarsi, secondo propri modelli organizzativi, – ha aggiunto l’assessore al welfare Giulio Gallera – di aree di degenza covid il cui accesso dovrà essere riservato alle sole persone strettamente dedicate all’attività clinico assistenziale di tali pazienti. I degenti in questa area non potranno ricevere visite e dovranno rigorosamente rispettare le misure di isolamento previste; Dovranno essere limitate al minimo gli accessi di consulenti e, per quanto possibile, si dovranno utilizzare le risorse della telemedicina”.

Anche al Pronto soccorso sarà necessario mantenere funzionalmente separate le aree riservate ai pazienti covid e quelle delle urgenze no-covid. Resta l’obbligo per tutti (sanitari, pazienti e accompagnatori) indossare la mascherina e i guanti per tutto il tempo di permanenza.

Per la programmazione dell’attività ambulatoriale andranno privilegiate le modalità di erogazione di prestazioni di telemedicina, specialmente per quanto attiene le visite di controllo, l’aggiornamento dei piani terapeutici, il follow-up. L’orario di erogazione delle prestazioni ambulatoriali dovrà essere quanto più possibile ampliato per limitare l’afflusso e lo stazionamento di persone all’interno
delle sale di attesa e delle aree visita.

Al momento della prenotazione l’operatore informerà il paziente sulle modalità di accesso che dovrà essere regolamentato. Meglio evitare di arrivare in struttura con più di quindici minuti di anticipo sarà ammesso un accompagnatore solo se strettamente necessario.