“L’attentato terroristico che il 28 maggio di cinquantuno anni or sono colpì il cuore di Brescia aveva come obiettivo la destabilizzazione della Repubblica, l’indebolimento della democrazia, l’attacco alle conquiste sociali”. Inizia così il messaggio che, in questo 28 maggio 2025, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato a Brescia per il 51esimo anniversario della Strage di piazza Loggia.
“La Città di Brescia ha reagito con fermezza e coraggio – ha aggiunto Mattarella – Le istituzioni democratiche, le parti politiche, sindacali e sociali sono state capaci di una risposta unita in difesa della nostra Costituzione, che la catena nera dell’eversione voleva aggredire. Le risorse morali e civili di chi si è battuto dalla parte della libertà e della democrazia hanno prevalso sugli stragisti, i conniventi e i loro complici. E la giustizia, sia pure con ritardo rispetto alle angosciose attese, ora è giunta a una prima sentenza anche sugli esecutori materiali”.
Sono molti i messaggi arrivati dalle istituzioni in queste ore della memoria.
“Il 28 maggio 1974 rappresenta una data dolorosa nella storia del nostro Paese – ha scritto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – La violenza di matrice eversiva colpì cittadini inermi, con l’intento di destabilizzare le istituzioni democratiche. L’Italia seppe reagire con fermezza, riaffermando i principi di libertà e giustizia su cui si fonda la Repubblica. Il ricordo di quella strage resta un richiamo attuale alla responsabilità civile e al rifiuto di ogni forma di odio e violenza”.
“Mi stringo ai familiari delle vittime e a tutta la comunità bresciana – è stato il messaggio del presidente della Camera Lorenzo Fontana – Il mio pensiero va a chi perse la vita in quel vile e crudele attentato di matrice neofascista, ai feriti e ai testimoni di quella tragedia. È doveroso custodirne la memoria e perseverare sempre nella ricerca della verità, nel segno della giustizia, lavorando ogni giorno per rafforzare le fondamenta della nostra democrazia”.
“Colpita nel cuore durante una manifestazione per la democrazia, Brescia rispose con coraggio, unità e determinazione, diventando un esempio per l’Italia intera – ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto – La nostra democrazia fu messa alla prova da chi voleva destabilizzarla, ma prevalse lo Stato”.
Il messaggio di Mattarella
“L’attentato terroristico che il 28 maggio di cinquantuno anni or sono colpì il cuore di Brescia aveva come obiettivo la destabilizzazione della Repubblica, l’indebolimento della democrazia, l’attacco alle conquiste sociali.
Alla memoria delle vittime, allo strazio dei loro familiari e amici, si rivolge il primo dei pensieri, con i più intensi sentimenti di cordoglio.
La solidarietà che ci unisce nel ricordo alimenta una comunità di persone libere.
La bomba di Piazza della Loggia, e la strategia eversiva nella quale era inserita, sono state la negazione violenta di questi valori.
La Città di Brescia ha reagito con fermezza e coraggio.
Le istituzioni democratiche, le parti politiche, sindacali e sociali sono state capaci di una risposta unita in difesa della nostra Costituzione, che la catena nera dell’eversione voleva aggredire.
Vincere i terrorismi di quel decennio e sventare i piani eversivi è stato un percorso difficile e travagliato, pagato con il sangue da tanti innocenti.
Le risorse morali e civili di chi si è battuto dalla parte della libertà e della democrazia hanno prevalso sugli stragisti, i conniventi e i loro complici.
E la giustizia, sia pure con ritardo rispetto alle angosciose attese, ora è giunta a una prima sentenza anche sugli esecutori materiali.
La verità è un contributo prezioso alla vita democratica e una spinta significativa è giunta costantemente dall’associazione dei familiari delle vittime. Verso di essi la Repubblica esprime gratitudine, confidando che una testimonianza così importante raggiunga le generazioni più giovani”.