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Prenotazione vacanze: i consigli per non farsi truffare online

Molti di voi probabilmente sono già partiti per le tanto agognate e meritate vacanze. Molti altri invece sono alla ricerca di una meta last minute anche in considerazione dell’incertezza sulle norme sanitarie che fino a poche settimane fa abbamo vissuto.

Last minute o no, negli ultimi anni la stragrande maggioranza delle persone predilige la ricerca e la prenotazione online, ma attenzione perché la truffa è sempre dietro l’angolo e proprio per questo la Polizia Postale ci viene in contro con qualche semplice consiglio che però può fare la differenza.

In particolare in periodi che per molti fanno rima con ristrettezze economiche, la prima posizine nelle scelte ricettive è un Airbnb e proprio qui si concentrano i consigli della Postale.

I profili dei truffatori

Il cervello in fuga

Questo finto proprietario si è appena trasferito all’estero, e non può mostrare la casa o accogliervi di persona, anche se ci tiene molto ad affittarvela. Per fugare eventuali dubbi, spiegherà che si tratta di lavoro. La trattativa a distanza è il preludio di una richiesta di bonifico internazionale. Comincerà subito a chiedervi documenti (utili per costruire la sua prossima falsa identità), condividere non meno di 2-3 bozze di contratto “À la carte”, in un sospettoso crescendo di zelo che culminerà nella necessità di concludere l’affare entro 24 ore. Il tutto seguito da una finta pagina di prenotazione Airbnb, una finta fattura Airbnb e una vera scomparsa dopo aver ricevuto una caparra importante.

Il tecnico informatico

L’host ha davvero creato un annuncio su Airbnb, ma appena chiedete informazioni tramite l’app vi propone per comodità di continuare la conversazione per posta elettronica. Il tempo di chiedervi un paio di cose sul vostro arrivo e vi manderà un’altra email informandovi che per un problema con l’aggiornamento del calendario l’annuncio non è al momento visibile nella ricerca (in realtà lo ha rimosso), e vi fornisce per comodità il link diretto, ovviamente ad un sito clone, molto simile ad Airbnb a un occhio poco esperto.

Il compare

Anche in questo caso l’host ha creato (da poco, troppo poco) un annuncio su Airbnb, sprovvisto di recensioni. La pagina vi convince e prenotate. Il truffatore è amichevole, gentilissimo e lieto che abbiate scelto la sua casa e vi proporrà addirittura un bello sconto. Come può permetterselo? Strizzandovi l’occhio, suggerisce di annullare la prenotazione con Airbnb e di trattare privatamente, così da risparmiare entrambi la commissione del portale. Una volta incassato il bonifico, l’amichevole complicità lascerà il posto ad un assordante silenzio: l’amicone è sparito e già a caccia di un’altra vittima.

I consigli per non farsi truffare

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