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Referendum: Cavaliere, “non è una riforma contro la Magistratura”

“Questa riforma non è un attacco alla Magistratura, non è uno scontro tra Avvocatura e Magistratura, è una riforma che va nel senso di raggiungere finalmente il giusto processo”.

Andrea Cavaliere, avvocato penalista bresciano e membro della Giunta Nazionale dell’Unione Camere Penali, presentando a Brescia il Comitato Nazionale per il Sì al Referendum sulla riforma della giustizia, sgombera subito il campo da qualsiasi possibile strumentalizzazione politica.

“È un comitato tecnico, degli avvocati penalisti e dell’Unione delle Camere Penali – sottolinea Cavaliere – e si propone di spiegare ai cittadini possibilmente in maniera chiara e comprensibile quali sono gli aspetti tecnici di questa riforma in modo tale che appaia evidente quello che non è”.

Andrea Cavaliere, per voce delle Camere Penali, punta quindi sull’aspetto tecnico della riforma, cercando di sottrarla a quello che sarà inevitabilmente il dibattito politico che rischia di “deragliare” dal tema della riforma e trasformare il referendum come una promozione o una bocciatura del Governo Meloni.

“Questa riforma – insiste Cavaliere – rappresenta la parte termianle di un lunghissimo percorso, non ancora raggiunto, iniziato nel 1989 con il nuovo Codice di Procedura Penale e con l’inserimento in Costituzione nel 1999 dell’articolo 111 che prevede la parità delle parti, quindi Pubblico Ministero e Avvocato di fronte ad un giudice terzo. Questa parità si raggiungerà solo con il passaggio della Riforma e quindi con la vittoria dei Sì e avremo finalmente un Giudice terzo e imparziale a garanzia del giusto processo per i cittadini

L’INTERVISTA

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