Tappa bresciana oggi per Walter Ricciardi, responsabile sanità di Azione, divenuto noto negli anni della pandemia per essere stato il consigliere del ministro Roberto Speranza. In città, il dottor Ricciardi ha voluto tracciare l’idea di sanità secondo il partito di Carlo Calenda con un’ovvia attenzione alla situazione della Lombardia.

“Azione propone di investire sulla sanità con un investimento nazionale e regionale che superi l’epoca pre pandemica – ha detto al microfono di Èlive – Di fatto, oggi abbiamo meno investimenti rispetto alla pandemia se guardiamo il prodotto interno lordo. Un gap che pagano i cittadini perché le liste d’attesa si allungano e quando si va in un pronto soccorso non si sa come finisce”.

Sul problema dei medici, Ricciardi ha aggiunto che in realtà non mancano i meidici in sé bensì gli specialisti. Un’eredità di anni di programmazione sbagliata e di scarsi finanziamenti. La sua ricetta è quella di far lavorare fin da subito gli specializzando con un tutoraggio adeguato affidando loro responsabilità importanti.

Un’altra tematica spesso salita alla ribalta delle cronache è stata quella relativa al numero chiuso nelle università di medicina. Sì o no? “Il numero chiuso ci deve essere – ha detto – Possono però essere migliorati i test che nel passato sono forse stati troppo nozionistici”.