“Un posto vivo, che sarà vissuto che sarà aperto ogni giorno, che sarà luogo di incontro, di confronto, di ascolto. Continuerà anche qua la nostra campagna di ascolto per costruire quella proposta popolare concreta e ambiziosa che sarà la nostra Brescia”.

Fabio Rolfi, candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative del 14 e 15 maggio, definisce così il suo Comitato Elettorale aperto al 13 di corso Magenta, in pieno centro, a due passi da corso Zanardelli.

VIGILE DI QUARTIERE

L’inaugurazione del Comitato, per Fabio Rolfi, è anche l’occasione per sottolineare punti del programma e evidenziarne alcuni aspetti come quello del vigile di quartiere.

“Vogliamo una sicurezza che sia prossima al cittadino -ha ribadito Rolfi a Èlive- quindi anche nei quartieri. La nostra visione sarà quella di riorganizzare il Corpo di Polizia Locale, grande risorsa della città che però oggi è indirizzato a fare altro da parte di questa amministrazione, per essere più prossima ai cittadini con un vigile di quartiere per ogni quartiere, una persona fisica a disposizione del Consiglio di Quartiere o dei commercianti. I commercianti -ha proseguito Rolfi- dovranno avere il numero di telefono del Vigile di Quartiere.

LA “CITTA’ DA 15 MINUTI”

Fabio Rolfi lancia poi il progetto della “Città da 15 minuti”.

“Una città più più semplice -racconta il candidato sindaco- , più facile, più vicina. Andremo a organizzare i servizi affinchè nei quartieri ci sarà un centro anziani di riferimento per gli anziani soli, non 17 centri per 33 quartieri come ora, un centro sportivo, i servizi di vicinato fondamentali, si può fare con un lavoro di regia che deve fare il Comune tra i vari enti coinvolti e di risorse da mettere in campo affinchè la città sia veramente una città a 15 minuti dove una persona, in particolare modo i più deboli possano trovare tutto ciò che serve per vivere entro 15 minuti di distanza.

INAUGURAZIONE DEL COMITATO SENZA FDI. MA ROLFI SMENTISCE

Se le varie anime civiche che si ritroveranno nelle liste a sostegno della sua candidatura erano presenti, così come alcuni esponenti di Forza Italia, da Paolo Fontana a Paola Vilardi, ancora una volta si è notata l’assenza degli esponenti di Fratelli d’Italia, grandi assenti all’apertura del Comitato (eccenzion fatta per Mariachiara Fornasari) .

Rolfi però smentisce “non è vero, qualcuno di Fdi c’è nel pubblico e a breve vi stupiremo anche da questo punto di vista, la coalizione sarà completa, non solo il centro destra, non solo le civiche che già conoscete ma altre civiche che si aggiungono. La nostra proposta -prosegue Rolfi- è aperta, inclusiva, non è ideologica, coinvolge la gente, va oltre gli steccati dei partiti. Ci interessa -conclude- progettare una città nuova, attenta alle esigenze reali e offrire ai bresciani una classe dirigente finalmente nuova”.

“A2A, RESITTUIRE QUESTI UTILI AI BRESCIANI”

“Io tifo per Brescia, per la crescita e gli investimenti di A2A -dice Rolfi- ma a fronte degli utili he crescono, crescon anche le bollette. E se ci si fa carico anche di altri territori, lo dico positivamente -sottolinea il candidato sindaco- i bresciani però non possono pagare di pèiù. Dati Arera alla mano la Tari non è la più bassa del nord Italia, come invece dice l’Amministrazione Comunale. E allora bisogna restituire questi utili ai bresciani. Io penso ad esempio -propone Rolfi- ad un Osservatorio Comunale delle Tariffe anche per una questione di trasparenza e per dimostrare come si compone la tariffa.”

UNA CITTA’ “FAMILY FRENDLY”

La “città family frendly” è uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale di Fabio Rolfi.

“Un piano comunale per la maternità -dice Rolfi- con una rete di servizi alle persone e che veda al centro la famiglia. Partendo dai 1000 euro per ogni neonato fino all’albo comunale delle baby sitter, al progetto dopo scuola, un sostegno alle nuove mamme. Un progetto a 360 grandi con l’obiettivo di far diventare meno faticoso avere figli.

LE GRANDI OPERE E IL PGT

“Le grandi opere sono le grandi assenti -sottolinea Rolfi- e mi riferisco allo Stadio, al Carcere, alla Metropolitana in provincia. Non c’è un Pgt, ci sono varianti su varianti, segno che manca la visione di base” .