Domenica 5 marzo sono terminati i saldi invernali iniziati lo scorso 5 gennaio. Il bilancio delle vendite di fine stagione è perlopiù positivo, tra luci e ombre. Da un’indagine, condotta da Fismo-Confesercenti della Lombardia Orientale, emerge che tra oltre 250 esercizi indipendenti del settore moda della provincia di Brescia la situazione è in chiaroscuro.

Il 56% delle imprese intervistate evidenzia un miglioramento rispetto al 2022, mentre il 5% conferma i dati dello scorso anno. Dall’analisi spuntano anche elementi a sorpresa: in confronto agli ultimi saldi pre-Covid, il 36% degli intervistati dichiara un miglioramento delle vendite (+11,25%), per il 16% sono rimaste immutate, mentre per il 48% appaiono diminuite.

“In questa stagione abbiamo constatato come vi sia una crescente riscoperta dei negozi fisici, in quanto molti clienti cercano gli articoli e i capi di moda online, ma poi decidono di provarli e acquistarli in negozio” osserva Francesca Guzzardi, Presidente Fismo-Confesercenti della Lombardia Orientale.

Restano, tuttavia, le difficoltà per il settore moda, soffocato dalla crescita dei costi fissi, e da marginalità sempre più compresse legate anche alla proliferazione delle vendite promozionali (ad esempio il Black Friday), che convogliano una buona fetta della clientela verso i canali delle catene e della vendita online. 

Anche se nel complesso il quadro rimane in chiaroscuro i dati Istat rilevano un clima di maggiore fiducia, sia da parte dei consumatori (grazie al rallentamento dell’inflazione e all’abbassamento dei prezzi energetici), sia dal commercio al dettaglio che registra un miglioramento di 4 punti.