La data ufficiale dei saldi estivi per il 2020 in Lombardia sarà il primo di agosto ma già in questi ultimi giorni di luglio sarà possibile acquistare a prezzi ribassati. Questo per facilitare i commercianti nella possibile ripresa dopo l’emergenza coronavirus e il lockdown vissuto con le saracinesche abbassate. Quest’anno tuttavia si dovrà fare i conti con i “saldi impazziti” dell’era post Covid. Secondo le stime di spesa: quest’anno infatti, le famiglie italiane acquisteranno oltre il 40% in meno di capi scontati per una media di 135 euro. Circa 60 euro in meno pro capite, per un valore complessivo intorno ai 2,1 miliardi di euro.

Sui saldi estivi peserà lo smart working a svuotare i centri città e i centri commerciali, la cassa integrazione richiesta per aziende in crisi e soprattutto i timori per la crisi economica innescata a spingere i consumatori a risparmiare più che a spendere. E’ l’Ufficio Studi di Confcommercio a fare il punto sulle vendite scontate partite a macchia di leopardo : Sicilia e Calabria, le primissime seguite qualche giorno fa dalla Campania, mentre oggi, con un cambio di data in corsa, sono scese in campo Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte.

“È un peccato che la Conferenza delle Regioni, invece di confermare la data unica al 1° agosto, abbia lasciato alle Regioni la libertà di scegliere se anticipare di una settimana o meno – ha commentato Renato Borghi, Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio.- Questo ha creato di fatto inopportune concorrenze tra territori limitrofi”.