Sessanta scatoloni pieni di dispositivi di protezione individuale, in gran parte mascherine non utilizzate ma scadute, sono stati trovati martedì 19 agosto accatastati accanto ai cassonetti di Contrada del Cavalletto, in pieno centro a Brescia.
A scoprire l’abbandono sono stati gli Ispettori Ambientali di Aprica, su indicazione dell’Ufficio Tutela Ambientale del Comune. Immediata la segnalazione alla Polizia Locale, che ha avviato accertamenti per risalire al responsabile.

Sugli imballaggi erano ben visibili etichette con l’indirizzo di un istituto comprensivo della provincia di Brescia. Contattata, la dirigenza ha confermato che le mascherine erano state consegnate in massa dal Ministero della Salute durante l’emergenza Covid. Trattandosi di materiale in eccedenza, sarebbero state successivamente donate a un soggetto terzo, il cui nominativo l’istituto sta cercando di ricostruire perché la donazione risale a qualche anno fa.
Le indagini della Polizia Locale proseguiranno per chiarire la catena di passaggi e individuare chi materialmente ha abbandonato gli scatoloni, così da applicare le sanzioni previste.
“L’abbandono dei rifiuti è un illecito grave – ha ricordato l’assessora all’Ambiente Camilla Bianchi –. Non è tollerabile deturpare lo spazio pubblico, quando esistono isole ecologiche sempre disponibili sia in città sia in provincia. La vigilanza resta alta grazie al lavoro di Polizia Locale e Ispettori ambientali, ma serve anche un salto di coscienza civile per evitare episodi simili”.