Sgarbi e la sua candidatura a Sindaco di Sirmione. Già ritirata. L’opinione del Direttore Paolo Bollani

Sgarbi e la sua candidatura a Sindaco di Sirmione. Già ritirata. L’opinione del Direttore Paolo Bollani

“Tutto già finito in meno di 24 ore.
La notizia: sui social Sgarbi annuncia la sua intenzione di volersi candidare sindaco a Sirmione, il comune ora retto dalla vicesindaco dopo le dimissioni di Alessandro Mattinzoli, neo assessore in Regione Lombardia, andrà ad elezioni a scadenza naturale del mandato, il prossimo anno.
E, contemporaneamente Sgarbi, annuncia che si dimetterà da Sindaco di Sutri dove è stato eletto solo tre mesi fa a giugno.
Viviana Beccalossi, consigliere regionale, sempre sui social, critica pesantemente la sua idea e lui dopo una replica al vetriolo ritira la sua candidatura e ritira le dimissioni da Sindaco di Sutri.

E sì che in queste ore non fa poi così caldo, verrebbe da dire.
E anche dedicare a questa non notizia altri secondi sarebbe tempo sprecato.
Però vale la pena ricordare che:
Si, fare il sindaco è una cosa seria e certo Sirmione non ha bisogno della notorietà che Sgarbi dice che avrebbe portato. Questa estate si è pensato all’installazione di tornelli per entrare nel centro storico.
E fare il Sindaco non è facile, ci vogliono persone non famose ma preparate, serie, coerenti, rispettose dei cittadini che gli affidano la responsabilità di guidare una città.
Se un Sindaco si dimette, la Giunta cade, arriva il Commissario Prefettizio e il Comune è commissariato fino alla successiva tornata elettorale.
Dimettersi, via social, così, dopo tre mesi, come ha fatto ieri Sgarbi, perchè si voleva candidare a Sirmione… è un’iniziativa che, verrebbe da dire, si commenta da sola”.