Confrontate le concentrazioni medie annue delle polveri sottili e del biossido di azoto dal 2014 al 2018 con i rispettivi limiti suggeriti dall’OMS, solo il 15% delle città ha raggiunto nei 5 anni un voto sufficiente. Fra queste non c’è Brescia che però non è nemmeno fra le città fanalino di coda.

Lo scrive Legamente in un report speciale nei giorni in cui entrano in vigore le norme anti-smog del semestre invernale. Se come detto la Lombardia ha deciso di rimandare il blocco dei diesel Euro 4, infatti, da ottobre tornano le misure per limitare l’inquinamento dell’aria che ormai tutti conosciamo.

Legambiente ha stilato una sorta di pagella relativa al quinquennio di monitoraggio con una votazione data a 97 città. Brescia – purtroppo – si porta a casa una sonora bocciatura con un misero 3 su 10. Il voto più alto (unico) è il 9 di Sassari seguita dall’8 di Macerata.