Il suo centro di spaccio era il parco Marcolini di Manerbio che aveva praticamente trasformato nel punto di riferimento di molti giovani in cerca di sostanze stupefacenti come hashish e cocaina. Quest’uomo classe 1995 inrealtà è di Alfianello, un operaio di origine marocchina cui però un solo stipendio evidetemente non bastava.

A destare i sospetti dei Carabinieri sono stati i continui contatti che il pusher aveva con tantissimi giovani, in particolar modo nei fine settimana. La routine era sempre la stessa: parcheggiava la sua automobile nei pressi del giardino pubblico e li aspettava i suoi compratori.

Proprio durante uno di questi appostamenti a bordo della macchina da dove spacciava hanno deciso di intervenire i militari. Una prima perquisizione ha permesso di recuperare cinque dosi di cocaina che il ragazzo teneva ben nascoste negli slip e le successive verifiche nella sua abitazione ha portato al sequestro di 238 grammi di hashish, bilancino e vario materiale per il confezionamento.

Arrestato in flagranza di reato è stato processato per direttissima e condannato a un anno e due mesi di reclusione con pena sospesa.