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Stoccaggio rifiuti: l’occhio vigile della Prefettura

129 controlli alle attività bresciane in possesso dell’Autorizzazione integrata ambientale in merito allo stoccaggio di rifiuti da cui sono emerse 25 irregolarità per un eccesso nella quantità di rifiuti e 19 per irregolarità negli stoccaggi.

Questo il punto sui controlli effettuati dalla Prefettura di Brescia su quelle industrie produttive che, per la loro natura, sono potenzialmente a rischio inquinamento. Si tratta, solo per fare alcuni esempi, di attività energetiche, di produzione e trasformazione di metalli, industrie chimiche, cartiere, macelli, cartiere e molte altre.

La volontà del prefetto Attilio Visconti, che ha presieduto una seduta dell’apposito Nucleo Ambientale, è quella di proseguire nei controlli applicando il progetto denominato “Savage”. Attraverso un satellite le autorità acquisiscono due immagini ai siti sottoposti a verifica da diverse angolazioni, scattate in rapida sequenza. Queste due immagini, lavorate a un software, creano un modello 3D del deposito da cui dopo alcune stime è possibile individuare eventuali anomalie.

In questo caso significa scoprire se nel terreno in questione vi siano degli aumenti sospetti di rifiuti o altro materiale non ammesso.

Modelli 3D alla mano, il passo successivo è quello di effettuare alcuni sorvoli (anche con l’utilizzo di droni) per verificare come sia mutata la situazione e quindi – qualora ve ne fosse la necessità – di intervenire con dei controlli programmati.

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