Il Governo mette lo “stop” ai piani di priorità di vaccinazione regionali. Da oggi tutte le regioni dovranno seguire lo stesso criterio di priorità nelle vaccinazioni.

Il documento – pubblicato dal Corriere della Sera e QUI CONSULTABILE – introduce per tutta Italia il parametro dell’età: vaccinazioni prioritarie per i più anziani fino ai più giovani. Ma con delle eccezioni .

Hanno la precedenza i “più fragili” e le persone con patologie gravi con disabilità riconosciuta dalla legge 104.

Via libera poi alle vaccinazioni ai lavoratori: direttamente in azienda per le grandi aziende, negli ambulatori dell’Inail per quelle piccole.

Il Governo prevede poi la presenza di un grande centro vaccinale (almeno uno) nei comuni con più di 50 mila abitanti da posizionare in piazzali delle stazioni, parcheggi dei centri commerciali, centri congressi, palazzetti dello sport, stadi. Prevista anche al riconversione dei “drive through” utilizzati fino ad ora per i tamponi e che dovranno diventare centri vaccinali .

In relazione alla seconda dose, al richiamo, per i vaccini come Astra Zeneca, il Governo ha previsto uno slittamento di due-tre settimane , rispetto alle previsioni iniziali, al fine di poter somministrare la prima dose al maggior numero possibile di cittadini