Regione Lombardia ha aggiornato il piano per la prevenzione del rischio suicidi nelle carceri. Il nuovo documento è stato elaborato da un gruppo di lavoro costituito da rappresentanti delle aree sanitaria e penitenziaria. L’obiettivo è fornire linee di indirizzo comuni affinché ogni istituto penitenziario intraprenda azioni più efficaci per la presa in carico dei detenuti con problemi di disagio psichico.

Stando a quanto comunicato dalla Regione l’aggiornamento si è reso più che mai necessario dopo la pandemia. Le restrizioni e i limitati contatti con l’esterno hanno infatti reso più dure le condizioni di pena. Un quadro che purtroppo ha causato un aumento di suicidi o tentativi di togliersi la vita in cella. E purtroppo anche Canton Mombello non è privo di episodi in tal senso.

Viene quindi proposto un percorso che possa coinvolgere tutte le realtà coinvolte, dal sistema penitenziario a quello sanitario detenuti compresi. Una rete di attenzione che possa rilevare fin dal primo momento segnali di disagio e sofferenza emotiva correlabili a un rischio di suicidi. In una parola sola: prevenzione.

Viene però sollevato il problema dell’endemica carenza di personale sanitario, che non solo riguarda gli ospedali ma anche le strutture penitenziarie. Perciò in questo percorso la volontà della Regione è quella di coinvolgere i medici specializzandi come avviene nei Pronto soccorso.